Buzz
Filippo Inzaghi, lo strapotere del Milan e l’erba di Malesani

La pesantezza di un lunedì particolare, unita alla leggerezza di una domenica mascherata, creano un mix particolare, per molti versi irresistibile. Noia ed apatia per certi versi, voglia di svago e rifugio dall’aria natalizia dall’altra. “Gli sfigati del lunedì” (o è domenica? Boh!) combattono il disorientamento da Immacolata con gli stupefacenti. No, la rubrica “Chi è il pusher” non c’entra niente stavolta. O forse sì? Protagonisti di oggi Filippo Inzaghi, convinto dello strapotere del Milan, ed il serafico Alberto Malesani, che ha trovato la pace dei sensi tra patate e cipolle. Gli manca il sapore dell’erba, ma se n’è fatto una ragione. Almeno lui.
LA BELLA LAURA NON DOVEVA FARLO – Quel volpone di Inzaghi dovrà ammetterlo prima o poi: venerdì si è fatto una cannetta. Aveva detto: “In questo momento essere più forti del Milan non è facile”. Ed invece non è andata esattamente così. I rossoneri, primi in campionato (ah no, sono settimi), sono stati battuti dal Genoa, che zitta zitta è realmente una delle prime forze della Serie A. E dire che il Milan ha vinto una sola delle ultime cinque partite, in questo momento sarebbe fuori dall’Europa e non riesce a trovare un attaccante che la butti dentro. Chissà, forse Inzaghi si riferiva al Milan del 2007 o a quello del 2003. Quella cannetta l’ha fatto viaggiare nel tempo? Chissà. Ci si augura quantomeno che gli effetti della sigaretta proibita non l’abbiano convinto che l’Antonelli castigatore fosse in realtà la bella Laura. Dopo aver letto quello che ha detto, tutto è possibile!
Invictus!
VIVA LA CAMPAGNA – Da un tecnico in crisi ad uno che ha trovato la pace dei sensi. Se si parte dal presupposto che il mestiere dell’allenatore è uno tra i più stressanti al mondo, raggiungere il Nirvana è un’impresa quasi impossibile. Ed invece no, non lo è. C’è riuscito l’uomo più tranquillo e sereno del mondo del calcio (uhm), Alberto Malesani! L’ex allenatore di Parma, Verona, Chievo, Sassuolo e Panathinaikos (basta! Meglio fermarsi qui, un lunedì non è sufficiente), non ne poteva più di impazzire in conferenza stampa e dirne quattro a quegli incompetenti dei greci, e quindi si è dato alla tranquilla vita da campagna. Al 4-4-2 ha preferito una salutare coltivazione di cipolle, mentre alla lotta per la salvezza ha preferito quella contro i parassiti infestanti che mettono in pericolo le sue piantine. Eppure gli manca qualcosa: l’erba. Stavolta Inzaghi non c’entra niente, ma i titolisti che hanno riportato la notizia sì. L’importante virgolettato è di sabato e non lascia spazio ad alcun fraintendimento (ehm…). “Malesani: Mi manca il sapore dell’erba”. La vita da campagna è lenta e compassata, è vero, ma stavolta si è esagerato! Ah, ma si riferiva all’erba dei campi da calcio! Sarà realmente così? Ma sì! Se anche non fosse così, Malesani ha avuto il coraggio di ammettere l’esigenza, mentre Inzaghi continua ad autoconvincersi di avere la squadra più forte della Serie A. Chi l’ha sparata più grossa? Chi l’ha riportata nel modo peggiore? Chi è il pusher? Boh, forse è colpa del lunedì domenicale, oppure della prima indigestione da panettone. Sennò è colpa della noia che devasta la povera Serie A. Chissà.
Quello sul pandoro era realmente zucchero a velo?
