Focus
2015, odissea nello strazio

Il 2014 sta per andare in archivio e il bilancio è pesante: un morto (Ciro Esposito), decine, forse centinaia di feriti fra poliziotti, carabinieri, ultrà e malcapitati di turno, migliaia di aggressioni verbali, mediatiche e addirittura fisiche agli arbitri e, infine, last but not least, milioni di euro spesi per dare la (vaga) sensazione che in tutta questa giungla pallonara sopravvive ancora una legge che non sia quella della giungla medesima.

Il calcio, un business sempre più “dopato”
SIAMO OLTRE LA LINEA DEL FUORIGIOCO (E DELL’ORIZZONTE) – D’altra parte, si sa: ogni industria produce liquami, e quella del calcio non fa eccezione. Certo, dovrebbe farla, almeno in parte, visto che si tratta di sport, ma ormai la distanza fra ideale e reale è la stessa che separa De Coubertin dai dirigenti del calcio italiota: un abisso, ed è proprio in questo abisso che stiamo sprofondando mentre l’orchestra continua a suonare. E a proposito di buchi neri: scommettiamo che il punto di non ritorno – il cosiddetto “orizzonte degli eventi” – l’abbiamo già superato da un bel po’? E che tutto questo business è ormai troppo dopato per non finire miseramente risucchiato da se stesso?
TUTTO IL MONDO E’ TRIBU’ – Come se non bastasse, dare un’occhiata al di là delle Alpi non aiuta a ritrovare l’ottimismo. Il vento che soffia impetuoso dal Sudamerica – dove gli arbitri rischiano quotidianamente il linciaggio e i tifosi ammazzano per strada pure i calciatori – ha già raggiunto il Vecchio Continente, e ora spazza tutto quello che incontra un po’ ovunque, dalla Spagna alla Grecia, dalla Germania ai Paesi dell’Est. Solo il Regno Unito si salva – o quasi – da queste raffiche letali, ma anche lì la pecunia olet, e molti, troppi armadi sono pieni zeppi di scheletri. Lo sconforto diventa panico, infine, se guardiamo al luogo che dovrebbe contrastare a spada tratta tutto ciò (innanzitutto con l’esempio). Come trascorrono il tempo, infatti, l’Uefa e la Fifa, se non facendo affari sulla pelle di chiunque e auto-assolvendosi dai loro peccati?
GLI AUGURI PIU’ SINCERI – Buon 2015, quindi. Tranquilli che sarà come il 2014. Anzi, peggio.
Enrico Steidler
