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Richiesta shock della procura antidoping: “Fermate la Kostner”

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Richiesta shock della procura antidoping: "Fermate la Kostner"

Il caso Schwazer è destinato a diventare la “never ending story” che accompagnerà lo sport italiano ancora per tanti anni. Questa volta la vittima sacrifata sull’altare delle intemperanze del marciatore azzurro è proprio la ex compagna Karolina Kostner, invischiata nell’affare doping proprio dalle dichiarazioni di Alex Schwazer, fra l’altro confuse e contrastanti e rilasciate in tre circostanze diverse, nel corso delle audizioni al Coni. Per effetto di quest’ultime nel pomeriggio è arrivato il deferimento della Kostner, astro del pattinaggio italiano, la quale, secondo il procuratore antidoping del Coni ,Tammaro Maiello, avrebbe fornito assistenza e aiuto a Schwazer a eludere il controllo antidoping di Oberstdorf di fine luglio 2012 e per la mancata collaborazione e l’omessa denuncia di circostanze rilevanti. La richiesta del Procuratore è pesantissima: 4 anni e 3 mesi di stop, mentre Schwazer rischia altri 4 anni di stop per le ulteriori violazioni del codice Wada, il documento sul quale si basa il programma mondiale antidoping dello sport.

LA REPLICA – Durissima la replica del legale della Kostner, Giovanni Fontana, il quale si è dichiarato alla stampa esterrefatto per la squalifica, ancora più dura -secondo l’avvocato-di una squalifica che normalmente si infligge ad un atleta dopato. “A dire la verità – prosegue Fontana – non ci aspettavamo nemmeno un deferimento, perché riteniamo di non avere commesso nessun illecito”. Il legale si è poi detto sicuro del fatto che la campionessa di pattinaggionon rischia la revoca delle medaglie conquistate alle Olimpiadi e ai mondiali di pattinaggio”.

“In questo caso non vi è alcun utilizzo di doping né il condizionamento del risultato delle gare di Carolina, ribadisce il legale, se quella è la ratio della richiesta, le medaglie non sono state vinte con il doping”. In mattinata sono anche giunti i deferimenti per Didoni, allenatore di Schwazer, all’epoca dei fatti di doping incriminati, e anche i deferimenti per tre dei quattro componenti la staffetta 4 X100 argento agli Europei di Barcellona 2010 anch’essi oggetto di inchieste per assunzione di sostanze dopanti: Simone Collio, Maurizio Checcucci e Roberto Donati. Le richieste della Procura: 2 anni e 3 mesi per Collio, 2 anni per Checcucci e 8 mesi per Donati.

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