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Empoli, la salvezza passa per i calci piazzati

Punizioni, rigori e schemi da palla inattiva. Questi sono gli assi nella manica della squadra di mister Sarri, numeri alla mano, ben 8 delle 12 realizzazioni totali sono frutto del lavoro svolto in allenamento proprio sui calci piazzati.
SARRI, LO SPECIALISTA – Non è una novità, le squadre del tecnico napoletano hanno sempre fatto dei calci piazzati uno dei propri punti di forza, sin dai tempi del Sansovino, squadra che Sarri portò dall’eccellenza alla C2. La mano dell’allenatore c’è e si vede in quest’Empoli giovane e gagliardo, merito particolare del tecnico è quello di aver disegnato soluzioni di gioco da palla ferma su misura dei propri giocatori esaltando, su tutti, le qualità del sempreverde Maccarone e di quel Mirko Valdifiori, talento arrivato troppo tardi nel calcio che conta.
QUANDO LA TATTICA FA LA DIFFERENZA – Passaggi fulminanti e blocchi in puro stile Nba sono alla base degli 8 gol realizzati da palla inattiva, lo sanno bene Milan e Lazio su tutte, squadre di ben altro blasone rispetto alla matricola toscana, che si sono dovute piegare alle trovate degli uomini di Sarri. Negli occhi i tutti ci sono ancora i due gol realizzati contro la Lazio, un vero e proprio saggio di tattica che ha portato al gol prima il giovane Barba, sfruttando un blocco in mezzo all’area da calcio d’angolo, poi l’esperto Maccarone che, ispirato dalla punizione di Valdifiori ha battuto la difesa romana.
CAPITOLO SALVEZZA – La famosa “livella” dei 40 punti sembra esser così più vicina per l’Empoli, squadra che può vantare il miglior trend di gol a gioco fermo di tutta la serie A, dato da non sottovalutare proprio perché questa peculiarità degli empolesi risulta essere un’esclusiva tra le squadre coinvolte nella bagarre per la salvezza. La via della permanenza nella massima divisione dunque può passare anche da questo fondamentale, sempre più decisivo in un calcio, come quello della serie A, non incline al dinamismo e al gol su azione.
Marco Telluri
