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Caso Muriel: ennesima meteora?
Pubblicato
8 anni fa|
Editor
Luca Porfido
Poco meno di una settimana fa, Abel Balbo, in un’intervista riguardo l’Udinese, aveva affrontato il tema Muriel dichiarando, abbastanza esaustivamente: “É evidente che qualcosa non va. Il potenziale è indiscutibile. Di sicuro manca di continuità e si può pensare che non ci sia la necessaria ambizione nel voler diventare un grande calciatore”.
LA PARABOLA – Muriel, che in estate era stato accostato prima a Milan, Fiorentina e Roma, sembra essere caduto in una fase involutiva da cui stenta ad uscire. Che qualcosa non andasse, tuttavia, si era capito anche nel finale dello scorso campionato, quando lo stesso Pozzo, in occasione della posa della prima pietra per il nuovo stadio dell’Udinese, a fine giugno, aveva dichiarato: “Muriel rimane. Ha un età per cui o dà oppure non dà più“. Paradossalmente, le parole del patron dei bianconeri, erano in netto contrasto con quanto invece pensava l’agente del giocatore: “Molti club sono interessati a Muriel, tante squadre potrebbero essere una destinazione interessante. Luis merita un top club”. Dopo l’esaltante stagione con la maglia del Lecce, nel campionato 2012/2013 ritorna ad Udine, dove alla fine del campionato risulta essere il secondo capocannoniere della squadra con 11 gol in 22 partite, dietro solo a Di Natale. La scorsa stagione, però, è stata deludente sotto molti aspetti, non solo quelli realizzativi. Nella prima parte del campionato l’attaccante colombiano era già sommerso dalle critiche, tant’è che il vice di Guidolin dichiarò: “Muriel è un giocatore di grande qualità e futuro ma gli manca ancora qualcosa per diventare un giocatore completo”.
Intanto l’attaccante continua ad allenarsi, visto anche che la sua forma fisica non è delle migliori, anche se Stramaccioni vorrebbe dargli fiducia, e continuare a fargli accumulare minuti. Al di la dell’aspetto fisico, che con l’allenamento può essere risolto, il problema sembra più che altro diverso, anche perché ipotizzare un’incompatibilità con Di Natale sarebbe sbagliato, dato che per caratteristiche i 2 possono benissimo giocare insieme. Le critiche che però sono arrivate dallo stesso ambiente Udinese fanno dedurre che il problema sia prevalentemente mentale, e che Muriel sia arrivato in una fase dove stenta a fare il grande salto, forse perchè gli interessi delle grandi squadre hanno inculcato lo strano pensiero, non cosi raro come sembra nei giovani di talento, di essere “già arrivato“, rischiando di trasformare il talento colombiano nell’ennesima meteora.
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