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Serie A: la Top 11 della 7^ giornata

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Honda, flop del Milan, potrebbe diventare protagonista del calciomercato
Serie A, la Top 11 della 7^ giornata

Serie A, la Top 11 della 7^ giornata

La Juve frena, la Roma vola: questo il verdetto che la settima giornata di Serie A ha emesso, o almeno quello che ci si ricorderà, infatti la realtà è che c’è molto di più se è vero come è vero che il Palermo è stato finalmente premiato, il Milan ha incantato, il Cagliari ha ufficialmente 7 vite e tante altre novità che noi proviamo a raccontarvi attraverso la nostra top 11: ENJOY!

ABBIATI – Da sempre considerato un estremo difensore tutto sommato mediocre, in primis dal suo amministratore delegato (“portiere di m…” cit.), il buon Christian sta approfittando dell’assenza di Diego Lopez e sta dimostrando prestazione dopo prestazione di meritarsi il posto da titolare, il Verona ne sa qualcosa.

OBI – Tra le sorprese della Domenica vogliamo premiare la bella partita del talentino scuola Inter, mandato in campo quasi alla disperata da Mazzarri che prossimamente potrebbe nuovamente rischiarlo dal primo minuto visti i risultati…

ALEX – Il muro di muscoli rossonero formato da lui e Rami funziona e alla grande: dalle maglie della difesa non passa uno spillo, escluso il goal incassato nel finale che fa infuriare Inzaghi ma che nulla toglie a una prestazione stellare.

GONZALEZ – Finalmente una gioia per questo Palermo, che già vedeva materializzarsi l’incubo dell’ennesimo risultato negativo prima di venir salvato dal goal del suo nuovo difensore, eroe di giornata!

OGBONNA – Gliene hanno dette tante, ma proprio tante, tante, tante! A lui il merito di rispondere alle critiche Domenica dopo Domenica, incamerando minuti e partite eccellenti che non fanno rimpiangere le varie assenze della retroguardia bianconera.

HERNANES – Migliore in campo nel rocambolesco Inter-Napoli dell’altra sera: imposta, corre e segna, salvando il fondoschiena del suo allenatore e dando fiducia a un ambiente piuttosto provato, ma che potrebbe aver ricevuto la spinta giusta per ripartire.

POGBA – Fa pari e patta con il solito bolide dal limite dell’area e per 30 secondi riporta sui campi di gioco George Weah con più di 60 metri di corsa che si fiaccano tra le manone di Consigli: peccato, sarebbe stato un goal da leggenda!

SAU – L’accento è quello tagliente e speziato della Sardegna, una terra che partita dopo partita si sta trasformando sempre più in Zemanlandia: all’attaccante il merito di riacciuffare una partita spettacolare e rocambolesca, gettando il cuore oltre l’ostacolo e premiando il coraggio del suo mentore boemo.

CALLEJON – Solito passo felpato, solita classe, solito fiuto per il goal: un giocatore pazzesco, con una vena realizzativa all’altezza di quella dei grandissimi e dei polmoni da ciclista, anche se il suo Napoli non vince Josè incanta e, siamo sicuri, incanterà ancora a lungo.

HONDA – Doppietta easy e copertina della Serie A: è l’uomo chiave di questo Milan un po’ pazzo ma sicuramente spettacolare, lontano parente di quella triste marmaglia che l’anno scorso deprimeva un popolo come quello rossonero che vive di speranza e di notti magiche: per le notti se ne riparla come minimo l’anno prossimo, ma il Sol levante c’è, eccome se c’è!

QUAGLIARELLA – L’andazzo è quello dello scugnizzo che si aggira per il campo in cerca di zingarate, ma la costanza di Quagliagol è degna di una macchina: è il leader del Toro che sembra aver finalmente superato la fase del lutto post-Cerci/Immobile, concentrandosi sul suo bomber campano e sui suoi miracoli balistici.

Jacopo Bertone (@JackSpartan92)

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