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La Lazio vola: per la Champions ci sono anche le aquile
La Lazio vola. Non è un semplice gioco di parole richiamando l’inno bianco celeste, ma un dato di fatto. La squadra di Pioli infatti sembra aver finalmente ingranato, candidandosi ad essere una pericolosa outsider per il terzo posto che vale la Champions.
IL MERCATO ESTIVO STA DANDO I SUOI FRUTTI E PIOLI GONGOLA – Dopo un iniziale sbandamento, con tre sconfitte intervallate dalla vittoria contro il Cesena in casa, Stefano Pioli ha trovato il giusto assetto. Il mercato estivo aveva portato rinforzi importanti e i soli tre punti delle prime quattro giornate non potevano rispecchiare certo il valore tecnico della squadra, innalzato di molto rispetto alla passata stagione. Basta, De Vrij, la scommessa Braafheid, Parolo e Djordjevic hanno dato quel quid in più che mancava, rimpolpando un reparto arretrato che necessitava di un profondo rinnovamento. Chi meglio dell’olandese, votato come uno dei migliori giocatori dello scorso mondiale e considerato uno dei centrali più promettenti dell’intero panorama mondiale. Alle iniziali sbavature, normali per un giocatore proveniente da un campionato completamente differente come l’Eredivisie, De Vrij ha lasciato spazio a prestazioni brillanti, guidando il reparto con autorità sempre crescente. Gli avversari duri, Fiorentina esclusa, arriveranno più avanti, ma l’ambientamento procede bene. A centrocampo, l’innesto di Parolo ha dato alla Lazio quella imprevedibilità e quegli inserimenti che nel calcio moderno sono ormai diventati fondamentali. La scommessa Djordjevic fin qui sembra stravinta. Il serbo è l’autentico trascinatore della Lazio con ben cinque goal, uno in meno dei capocannonieri Tevez, Honda e Callejon, relegando in panchina un vecchio leone dell’area di rigore come Klose.
CANDREVA LA CONFERMA, MAURI CAPITANO SENZA FINE, BIGLIA LEADER – Se mai ce ne fosse bisogno, Antonio Candreva sta confermando ancora una volta di essere ormai un vero e proprio top player. I numeri parlano chiaro, è lui il re degli assist della Serie A con i suoi cinque passaggi decisivi trasformati in goal. Gli ultimi due proprio per Djordjevic e Lulic contro la Fiorentina. Una serenità ritrovata anche grazie al rinnovo da top player – 2 mln a stagione- fino al 2019 che lo proietta inevitabilmente a simbolo biancoceleste. C’è da sorridere anche per Stefano Mauri. Trentaquattro anni e non sentirli, ha ormai lasciato alle spalle la vicenda scommesse e si sta ritagliando un posto importante in questa Lazio. Trequartisti se ad affiancare Parolo c’è Onazi o mezz’ala a rimpolpare il centrocampo quando il nigeriano è fuori, è già andato a segno due volte, dimostrando di essere ancora un valore aggiunto importante per la cavalcata all’Europa. Così come Lucas Biglia, finalista ai mondiali brasiliani e ora vero e proprio faro del centrocampo laziale. Non era infatti possibile disegnare un ruolo diverso per l’argentino, visti anche i tanti estimatori presentatisi a Formello tra cui il Real Madrid. Il campionato è appena all’inizio, ma Pioli sa di avere un ottimo gruppo tra le mani e la mancanza delle coppe potrebbe favorire la Lazio nella corsa all’Europa, anche quella che conta. Il terzo posto è distante appena tre punti, sognare è lecito. Soprattutto se si continua a volare così.