Basket
Washington Wizards: tranquillo John, ci pensa lo zio Paul!
Dopo aver mancato per un soffio l’accesso alle finali della Eastern Conference , gli Washington Wizards ripartono mantenendo compatto il gruppo che li ha portati in alto l’anno passato, con l’importante aggiunta del veterano in uscita dai Brooklyn Nets, pronto a spendere gli ultimi gettoni della sua straordinaria carriera al Verizon Center.
PIERCE IS IN THE HOUSE – Con un colpo inaspettato ed estremamente oculato la dirigenza degli ex-Campioni Nba 1978 è riuscita ad assicurarsi le prestazioni di Paul Pierce, ala piccola in grado di portare attacco e soprattutto esperienza a una squadra giovane e futuribile, che aveva assoluto bisogno di un innesto simile per dettare la via ai compagni meno navigati. The Truth ha firmato un biennale da 11 milioni: diciamo che non è proprio venuto giù gratis, ma dopo anni di spese folli e scelte sbagliate, a Washington sembra abbiano azzeccato l’investimento, per altro andando a tappare un buco importante come quello lasciato da Trevor Ariza, autore di una stagione fantastica che gli ha permesso di strappare il contrattone della vita a Houston, ma questo è il passato perchè il futuro (a 37 anni!!!) si chiama PIERCE. Può sembrare un ossimoro, una provocazione, si tratta invece di una solida realtà se è vero come è vero che gli Wizards si sono assicurati un’opzione offensiva di assoluto livello, un uomo spogliatoio e un possibile candidato a prendere il tiro decisivo per decidere magari una gara 5 fuori casa a Miami (invento, ma mai dire mai nel basket…!). La prestagione ha detto che Paul è carico, pure troppo visto l’alterco con Noah recentemente andato in scena durante una partita contro Chicago: non importa, è lì anche per quello, far vedere agli altri chi sono gli Wizards e GUAI a chi li sottovaluta!
IN JOHN (& BRADLEY) WE TRUST – Il gruppo, come detto, è lo stesso dell’anno passato: John Wall e Bradley Beal (infortunatosi recentemente al polso, sigh) saranno gli esterni titolari, “siamo il miglior backup della Lega” hanno tuonato in coro i due, vedremo se manterranno la parola; il suddetto Pierce si occuperà di fare da collante tra lunghi e piccoli, ruolo già ricoperto con egregi risultati in carriera; Nenè e Gortat saranno i big men della squadra, una coppia capace di dare tanto sia in difesa che in attacco, nella speranza che nessuno si infortuni, specie il fragilissimo brasiliano; dalla panchina ci sarà ancora il saggio e silenzioso Wittman, fresco fresco di rinnovo contrattuale, ad orchestrare il tutto. Le seconde linee saranno capitanate da quella vecchia volpe di Andre Miller, che potrà anche contare su due uomini non necessariamente eccelsi ma comunque validi come Humphries e Blair, arrivati nel corso dell’estate e in cerca di minuti. Ci si aspetta molto anche “dall’enfant du pays”, Otto Porter, che non è ancora riuscito ad esprimere tutto il potenziale che aveva mostrato ai tempi degli Hoyas. Insomma, all’ombra della Casa Bianca si muove qualcosa dopo anni di immobilismo e chissà che in una Conference disastrata come quella dell’Est ci scappi qualche sorpresa…
Jacopo Bertone (@JackSpartan92)