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Del Piero-Trezeguet, tra destino e ricordi sbiaditi
Del Piero-Trezeguet. Trezeguet-Del Piero. Per una decina d’anni abbondante, ogni formazione della Juventus fjniva più o meno cosi. In Champions, in Serie B, ovunque. Sempre insieme, Del Piero e Trezeguet, sempre con quella stessa maglia addosso. Cosi diversi, cosi uguali. Si trovavano senza neanche cercarsi, in campo: era qualcosa di splendidamente automatico. Un’intesa strepitosa: il 10 italiano, il 9 – anche se poi il numero era il 17 – francese. Hanno condiviso trionfi e cadute, gioie e catastrofi sportive. Hanno condiviso anche il modo con cui hanno lasciato la Juventus: controvoglia, e non per decisione loro. Ieri si sono ritrovati, in India, campionato che ospita le due grandi bandiere bianconere in quella che si presume possa essere la loro ultima recita. E se ultima recita deve essere, non poteva che essere ancora una volta insieme: da rivali, stavolta, ma in fondo che importa? L’importante è essere li, di nuovo, a guardarsi in faccia sorridendo sullo stesso campo da calcio. Del Piero e Trezeguet, il destino li ha riuniti. Non poteva essere altrimenti.
RICORDI SBIADITI DI UN CALCIO CHE NON ESISTE PIU’ – La cronaca della gara tra Dehli e Pune – squadre dove militano rispettivamente il grande capitano bianconero e il goleador francese – in realtà, davanti all’abbraccio tra i due grandi amici, lascia pure il tempo che trova. Anche se lo 0-0 qualche spunto di riflessione lo offre. Del Piero e Trezeguet, superata l’emozione di ritrovarsi, non sono riusciti ad incidere in una sfida non troppo impegnativa come può essere il big match del campionato indiano. Trezeguet fatica a trovare la porta, Del Piero ci prova soltanto da fuori. Tristezza, ricordi sbiaditi di un calcio che non esiste più. Di quel calcio romantico che sta scomparendo con loro. Lontano dagli occhi indiscreti dello showbusiness europeo, Del Piero e Trezeguet provano a sfoderare l’ultimo acuto: che sia canto del cigno o passeggiatina pre-letargo, è pur sempre qualcosa di unico.
Vincenzo Galdieri (Twitter: @Vince_Galdieri)