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La Flop 11 della Nazionale dal 2006 ad oggi

La storia della Nazionale accompagna da più di 100 anni quella di un paese che respira, vive e parla di calcio: eppure dopo l’exploit del 2006 si sono accavallate delusioni su delusioni , la redazione ha raccolto per voi le 11 peggiori scovando qualche sorpresa, diverse ciofeche e un paio casi border-line.
MARCHETTI – Non che abbia fatto male, in fin de conti i pali azzurri sono sempre stati appannaggio di Gianluigi Buffon, ma al giocatore della Lazio va il demerito di aver perso il ruolo di “numero 12” a vantaggio di Sirigu.
MAGGIO – Semplicemente superlativo negli anni in cui a Napoli c’era Mazzarri, l’esterno veneto non è mai stato in grado di replicare le proprie prestazioni con la Nazionale, giocando anzi con poca grinta e tanta superficialità.
PALETTA –Passi il fatto che nelle qualificazioni a Brasile 2014 ha fatto benino, passi (a fatica) la capigliatura, ma da Italia-Inghilterra in poi l’oriundo non ne ha azzeccata nemmeno una neanche col Parma, complici un paio di acciacchi e la pressione della maglia azzurra.
CANNAVARO – Calma: nessuno si scorderà mai di cosa ha fatto l’ex-Real Madrid nel 2006, dove è stato semplicemente leggendario, ma la testardaggine con cui ha deciso di rimanere in azzurro fino al Sudafrica, togliendo spazio a un difensore promettente come Bonucci, e le prestazioni deludenti ne fanno più un elemento negativo che positivo, senza nulla togliere alla sua carriera che è stata comunque straordinaria.
CRISCITO – Tra scandali, polemiche e occasioni perse, la storia azzurra del difensore dello Zenit è da considerarsi un mezzo fallimento, soprattutto se si pensa a quanto avrebbe potuto essere utile in confronto a tanti altri che sono stati chiamati a sostituirlo, ma questa è una colpa che va attribuita tanto al giocatore quanto ai selezionatori…
AMBROSINI – Chiamato dal suo vecchio amico Donadoni nell’Europeo 2008, il biondo non ha dimostrato di meritarsi il posto nelle stagioni seguenti, un gran peccato perchè avrebbe fatto comodo tanto nel 2010 quanto nel 2012.
AQUILANI – Il karma ha deciso di abbandonarlo dal momento in cui ha scelto di lasciare l’amata Roma per i soldi della Premier, rendendo uno dei più grandi talenti d’Europa un giocatore piuttosto mediocre, accompagnato da un’aura di tristezza e opacità che tutt’oggi lo condiziona, ma la speranza è che un giorno, magari agli ordini di Conte, se ne liberi e torni ad illuminare il pubblico italiano.
THIAGO MOTTA – Imbarazzante, spocchioso, arrogante, inutile, scarso…scegliete voi un aggettivo negativo da affibbiargli, gli calzerà sicuramente a pennello! Possibile che in Italia non ci sia qualcuno meglio di lui? sigh,,,
PEPE – Ha avuto la sua chance in Sudafrica, dove è stato anche uno dei meno deludenti, ma al centrocampista juventino va rimproverato, come nel caso di Ambrosini, il fatto di non essere riuscito a riconquistarsi l’azzurro e di aver dimostrato il proprio (indiscusso) valore: peccato!
CASSANO – Incantevole alla Sampdoria, efficace al Milan, rinato al Parma…ma l’azzurro proprio non gli piace: ennesima occasione perduta per un uomo che avrebbe potuto avere tutto, e che invece verrà ricordato per le sue “cassanate” e le opportunità sciupate.
DI NATALE – Il suo anno era il 2008, è lì che Donadoni gli ha dato la chance di prendersi la nazionale, ma purtroppo per tutti Totò ha fallito e non si è mai più ripreso; Alla luce di quello che ha fatto vedere nell’Udinese e che NON è riuscito a replicare con gli azzurri, c’è da rammaricarsi…
Jacopo Bertone (@JackSpartan92)
