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Chiellini, contrasti duri e goal importanti, proprio come Brio…

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Giorgio Chiellini, decisivo contro l'Azerbaijan
Chiellini come Sergio Brio, ex difensore centrale della Juventus

Chiellini come Sergio Brio, ex difensore centrale della Juventus

Ieri sera l’ha ampiamente dimostrato: Giorgio Chiellini è soprattutto uno stopper coriaceo e insuperabile, che fa della cattiveria agonistica e della forza fisica i propri punti di forza, ma è anche un giocatore utilissimo in fase offensiva che con le sue incornate può decidere il risultato di una partita, proprio come ha fatto con l’Azerbaijan. In passato però c’è stato un altro difensore in grado di fare queste cose, un gigante dall’animo gentile chiamato Sergio Brio.

IL PARAGONE – Entrambi sono cresciuti nella squadra della propria città, Livorno da una parte e Lecce dall’altra, prima di essere acquistati dalla Juventus in giovanissima età per poi essere mandati in prestito altrove. La Toscana è stata la terra in cui si sono fatti le ossa: 96 presenze e 5 goal per Brio con la maglia della Pistoiese, 37 partite e 3 reti per Chiellini tra le fila della Fiorentina.

IN DIFESA DELLA VECCHIA SIGNORA – E poi? poi la Juve, tanti, tantissimi anni di Juve, sempre titolari, sempre attenti a coprire su ogni inserimento, a non lasciar girare le punte avversarie, a fare del proprio corpo il muro difensivo della Vecchia Signora.

Brio è rimasto ben 12 stagioni a Torino, vincendo semplicemente tutto quello che c’era da vincere: il leccese è infatti uno dei 5 calciatori ad aver vinto tutte le competizioni calcistiche internazionali, oltre a 4 Scudetti e 3 Coppe Italia, disputando 379 partite e segnando 24 goal all’ombra della Mole. Tanto ruvido in campo, quanto bonario fuori, l’ex difensore era uno degli uomini chiave dello spogliatoio di quella Juve così vincente, proprio perchè era in grado di far distendere i nervi del gruppo ed essere calmo anche nelle situazioni più difficili, non a caso ha ricevuto un solo cartellino rosso in tutta la sua carriera; Chiellini la sua non l’ha ancora finita, ma si può già dire che il suo legame con la maglia bianconera è molto forte dal momento che senza esitare l’ha seguita anche in Serie B, venendo poi ripagato diversi anni dopo quando si è portato a casa 3 Scudetti e 2 Supercoppe italiane, diventando uno dei perni dell’inespugnabile difesa a 3 di Conte prima e di Allegri poi. Lo stesso allenatore pugliese non ha esistato un attimo e ha affidato al difensore toscano le chiavi della difesa azzurra fin dal suo primo giorno sulla panchina della Nazionale; E’ proprio l’esperienza con l’Italia che divide questi due grandissimi difensori dal momento che Brio, ad eccezione dell’esperienza con la Nazionale Olimpica, non ha mai avuto fortuna in azzurro anche perchè nella sua epoca giocavano assoluti fenomeni come Collovati e Gentile, mentre il classe ’84 vanta già 72 presenze con la propria rappresentativa, oltre ad un secondo posto agli ultimi Europei. Due grandi uomini, due stopper, due simboli della Juventus, ma anche due “goleador”, per far vedere che chi sta dietro magari non sa usare i piedi, ma la testa si…

 

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