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Cassano, questa Italia di Conte non fa per te

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Sembra ufficialmente finita l’era dei tormentoni sul “Cassano Nazionale”. Quello che è stato il trend antecedente a tutte le competizioni internazionali degli azzurri negli ultimi anni, potrebbe seriamente non ripetersi più. L’Italia di Conte ha iniziato un nuovo percorso ed è stato lo stesso Fantantonio a tirarsi fuori.

Cassano e Balotelli, tagliati dalla nuova Italia di Conte

Cassano e Balotelli, fuori dalla nuova Italia di Conte

QUESTIONE DI FIATO – La Nazionale ha disputato le prime due partite dell’era Conte mettendo subito in grande evidenza un dettaglio fondamentale della nuova gestione: un atletismo fuori dalla media. Gli azzurri hanno corso di più nelle gare contro Olanda e Norvegia che in tutto il Mondiale disputato in Brasile, amichevoli di preparazione comprese. Nuova filosofia e nuove motivazioni, con Conte si gioca da squadra, non c’è spazio per le individualità che non offrono garanzie di collaborazione; su questo Conte non transigeva nemmeno alla Juventus. Cassano al termine del match di domenica vinto dal Parma anche grazie ad una sua doppietta ha risposto così alla domanda su di una possibile convocazione azzurra: Il capitolo Nazionale per me credo sia chiuso: è cominciato un nuovo corso, è giusto che ci siano altri giocatori. Conte è bravo, con lui si corre tanto, davvero tanto…non so se ce la farei“. La sincerità a Fantantonio non è mai mancata, su questo non si discute. Il ruolo tattico di Cassano, inoltre, non gli viene in aiuto, in quanto negli schemi di Conte non è previsto un trequartista di ruolo, un 10 puro tanto per intenderci; il talento di Bari vecchia farebbe fatica anche come seconda punta data la disciplina tattica che Conte pretende da tutti. Ai tempi della Juve spesso in questi ruoli veniva usato Marchisio, ritenuto adatto a dare maggiore copertura, cosa che probabilmente l’anarchico Cassano non riuscirebbe fisicamente a dare.

ULTIMA CHANCE – Il Mondiale brasiliano è stato un fiasco per tutti, dai singoli giocatori ai responsabili in giacca e cravatta in panchina. Certo Fantantonio non è stato l’unico flop di quell’imbarazzante Italia. Prandelli, ad inizio avventura, aveva commentato così la convocazione di Cassano: “Come primo giorno di scuola ho visto tanta voglia, l’ho trovato sereno, si è rimesso in gioco a oltre 30 anni, e ha vinto. Si è forse reso conto che è l’ultima occasione importante della sua carriera“. Vero, la dedizione è stata ammirevole. Purtroppo l’impegno non è bastato per uno che non ha mai fatto dell’atletismo il suo cavallo di battaglia: il Mondiale in Brasile per Cassano è stata una sgobbata degna delle dodici fatiche di Ercole. Certo, è un peccato dire che “l’ultima occasione importante” Fantantonio l’abbia fallita, ha pagato la pessima prestazione di tutti, lui compreso, ovvio. Fantantonio probabilmente si dovrà accontentare di impreziosire la Serie A da leader del Parma, che poi alla fine a beneficiarne saranno tutti: i compagni, i suoi tifosi, gli appassionati e anche Conte, salvo dal solito tormentone che voleva Cassano in azzurro a furor di popolo più che per volontà di CT.

Jacopo Rosin (@JacopoRosin)

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