L’Italia s’è desta. Senza consultare il libro delle statistiche, esercizio completamente non necessario visto il passato recente del nostro calcio, ci rendiamo conto di una cosa: era da un pezzo che le nostre non facevano en plein in un turno di coppe europee. Juventus, Roma, Inter, Fiorentina e Napoli: buona la prima, per tutte. Cinque vittorie su cinque, spettacolo allo stato puro. Certo, all’appello mancherebbe il Torino, ma il pari in casa del titolato Club Bruges è già abbastanza soddisfacente per una squadra che non calcava i campi internazionali da tempo immemore. Hanno vinto (quasi) tutte, non ha perso nessuna. Notizie splendide in chiave ranking: questo è un anno decisivo, dove scarteremo una stagione pessima sul piano dei punti (2010\2011) e se dovessimo continuare a vincere, nulla ci sarebbe precluso. Nemmeno una clamorosa rimonta sulla Germania.
ILLUSIONE O PROVE DI RINASCITA? – Ad onor del vero, c’è da dire anche che era una tornata ‘relativamente facile’. Juve, Roma, Napoli e Fiorentina giocavano in casa contro squadre di livello inferiore (Malmoe, Cska Mosca, Sparta Praga e Guingamp). Gli exploit migliori quindi sono quelli di Inter – ottima in casa del Dnipro – e Torino, ma quel che conta è il risultato. E conta anche molto non distrarsi, cosa a cui le nostre storicamente sono abbastanza avvezze. Sia la Juventus in Champions – ricordate i celeberrimi pareggi con le danesi? – che più o meno tutte le altre in Europa League, hanno sempre lasciato troppi punti per strada con squadre inferiori. Ieri questo non è successo. Frutto anche di un cambio di mentalità: ieri viola e partenopei mandavano in campo gli Higuain ed i Gomez, non le seconde linee. Finalmente, sembriamo esserci svegliati anche noi. Potrebbe essere l’anno della rinascita: chi ben comincia, è a metà dell’opera. Speriamo soltanto di non trovarci di fronte all’ennesima illusione.
Vincenzo Galdieri (Twitter: @Vince_Galdieri)