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Stadi sempre più vuoti: l’Italia è ultima nella classifica europea
Che la situazione del calcio italiano fosse sempre più preoccupante è un fatto ormai noto e discusso, in tutti i talk show, sui giornali sportivi e nei bar del belpaese. Arriva dall’Inghilterra l’ennesimo dato che conferma il pessimo periodo storico delle massime serie nostrane, con l’ultimo posto che l’Italia si è aggiudicato nella speciale classifica del riempimento degli stadi.
SEGGIOLINI VUOTI – A tenere banco da diverso tempo è il problema stadi che affligge l’Italia e la sua Serie A. Il nostro campionato va spesso in scena tra strutture vecchie e fatiscenti, in alcuni casi troppo grosse per la realtà cittadina in cui sono state costruite. Il “Guardian”, l’importante rivista britannica, ha effettuato un’interessante ricerca sul numero medio di spettatori presenti negli stadi dei maggiori campionati europei, confermando quello che già da qualche anno si era registrato anche in Italia. La nostra Serie A è la meno seguita, il fanalino di coda con solo il 55,8% di riempimento degli stadi, in occasione della prima giornata della stagione appena iniziata. Certo, anche solo guardando un match in televisione, ci si rende facilmente conto che sulle tribune sono più facilmente riconoscibili i colori dei seggiolini tristemente vuoti che non i gruppi di tifosi che occupano gli spalti. Ovviamente c’è l’eccezione che conferma la regola: basti pensare allo Juventus Stadium, primo impianto di proprietà di un club di Serie A, studiato per essere sempre stracolmo. Considerando che la Juventus – dati alla mano – è il club con il maggior numero di tifosi in Italia, la società bianconera avrebbe potuto costruire uno stadio tra i più capienti del nostro calcio, con la possibilità concreta di riempirlo, invece è stato preferito il modello inglese: 41mila posti e il tutto esaurito anche per le sfide meno attraenti, con un ottimo ritorno in chiave economica per il club.
EUROPA RULES – La Juventus ha quindi optato per lo stile inglese, là dove di stadi e tifo se ne intendono eccome. La speciale classifica del Guardian ha evidenziato infatti il dominio della Premier League con un’impressionante percentuale di riempimento del 98,4%, tallonata dalla sempre più in crescita Bundesliga tedesca con il 93,6%. Queste cifre che per molti, in passato, erano da associare ad uno scarso servizio televisivo che costringeva i tifosi a riempire gli stadi, vedono sfatare tale presunto problema mediatico, in quanto oggigiorno anche all’estero le partite sono trasmesse in diretta. Anzi, in Inghilterra e Germania specialmente, vige anche la cultura del pub – o Kneipe – dove molti supporters si ritrovano per vedere insieme la squadra del cuore bevendo birra e intonando cori. E ciò nonostante gli stadi sono pieni. Il risultato di questa classifica premia, infatti, i due campionati che hanno maggiormente investito negli ultimi anni nell’ammodernamento dei propri impianti, senza costruire cattedrali da 90mila spettatori, ma bensì strutture stilisticamente affascinanti, dotate di comfort e soprattutto sicure, frequentabilissime dalle famiglie e dalle tifoserie in cerca di un’esperienza, ancor prima che di un semplice evento sportivo. La classifica vede poi l’Eredivisie olandese con il 90%, La Liga spagnola con 75,4% e la Ligue 1 francese che ci precede con il 69,3%.
Jacopo Rosin (@JacopoRosin)