La Opinión
Il dodicesimo uomo del Napoli finisce fuori rosa
“Tifosi delusi? Non me ne frega nulla”. La firma sulla dichiarazione del giorno è di Edo De Laurentiis, figlio del patron del Napoli e vicepresidente del club partenopeo. La delusione per l’eliminazione anticipata (ed evitabile) dalla Champions League è ancora forte, e le parole di DeLa jr. scottano quanto la lava del Vesuvio. La disfatta in terra basca ha evidenziato una volta ancora l’estate horror del Napoli, in bilico perenne tra sogni e incognite su cosa avrebbe voluto fare da grande. I tifosi erano l’unico punto di riferimento rimasto nel momento più difficile della gestione delauretiisiana, ma sono stati messi alla porta. Sono fuori rosa.
PAURE ADOLESCENZIALI – Se si serve ad un qualunque commensale un primo da leccarsi i baffi ed un secondo da Oscar, è normale attendere un dessert eccezionale. Se poi il pasto è consumato da un cliente difficile come il tifoso medio del Napoli, le aspettative aumentano. De Laurentiis è stato abilissimo nel costruire un capolavoro dal nulla, ma è venuto a mancare nel momento decisivo. Il Napoli è un adolescente che ha affrontato con terrore il raggiungimento della maggiore età. I tifosi sognavano Mascherano e Kramer e si sono trovati Koulibaly e David Lopez: la delusione è comprensibile. È stata l’abilità del produttore cinematografico a costruire le fortune della squadra, ma è la passione della tifoseria ad aver trascinato gli azzurri verso mete insospettabili. Tener conto del loro parere è un obbligo.
NON SI VIVE DI SOLO ABACO – Il Napoli ha illuso Napoli e poi l’ha ripudiata come se nulla fosse. De Laurentiis ha proposto una pellicola meravigliosa, ha infiammato i cuori dei tifosi più caldi d’Italia, ma il finale è da B-movie. Nel momento in cui avrebbe potuto costruire una squadra degna di uno scudetto, ha imbracciato l’abaco e preferito accontentarsi di quanto fatto finora. Il terzo posto sarà probabilmente ancora suo, ma senza il dodicesimo uomo sarà dura. Molto più dura.
Antonio Casu
@antoniocasu_