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La Opinión

Il dodicesimo uomo del Napoli finisce fuori rosa

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Napoli-Palermo, match clou della quarta giornata

“Tifosi delusi? Non me ne frega nulla”. La firma sulla dichiarazione del giorno è di Edo De Laurentiis, figlio del patron del Napoli e vicepresidente del club partenopeo. La delusione per l’eliminazione anticipata (ed evitabile) dalla Champions League è ancora forte, e le parole di DeLa jr. scottano quanto la lava del Vesuvio. La disfatta in terra basca ha evidenziato una volta ancora l’estate horror del Napoli, in bilico perenne tra sogni e incognite su cosa avrebbe voluto fare da grande. I tifosi erano l’unico punto di riferimento rimasto nel momento più difficile della gestione delauretiisiana, ma sono stati messi alla porta. Sono fuori rosa.

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis.

Aurelio De Laurentiis, presidente del Napoli

PAURE ADOLESCENZIALI – Se si serve ad un qualunque commensale un primo da leccarsi i baffi ed un secondo da Oscar, è normale attendere un dessert eccezionale. Se poi il pasto è consumato da un cliente difficile come il tifoso medio del Napoli, le aspettative aumentano. De Laurentiis è stato abilissimo nel costruire un capolavoro dal nulla, ma è venuto a mancare nel momento decisivo. Il Napoli è un adolescente che ha affrontato con terrore il raggiungimento della maggiore età. I tifosi sognavano Mascherano e Kramer e si sono trovati Koulibaly e David Lopez: la delusione è comprensibile. È stata l’abilità del produttore cinematografico a costruire le fortune della squadra, ma è la passione della tifoseria ad aver trascinato gli azzurri verso mete insospettabili. Tener conto del loro parere è un obbligo.

NON SI VIVE DI SOLO ABACO – Il Napoli ha illuso Napoli e poi l’ha ripudiata come se nulla fosse. De Laurentiis ha proposto una pellicola meravigliosa, ha infiammato i cuori dei tifosi più caldi d’Italia, ma il finale è da B-movie. Nel momento in cui avrebbe potuto costruire una squadra degna di uno scudetto, ha imbracciato l’abaco e preferito accontentarsi di quanto fatto finora. Il terzo posto sarà probabilmente ancora suo, ma senza il dodicesimo uomo sarà dura. Molto più dura.

Antonio Casu

@antoniocasu_

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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