Football
Serie A, i nuovi arrivi: Marco Van Ginkel al Milan
Il suo ciuffo biondo e il viso da bravo ragazzo lo rendono, a prima vista, un leader di boy band ed idolo delle teenager. Il meglio di sé, però, Marco Van Ginkel sa darlo in campo, con un pallone tra i piedi ed un rettangolo verde da calpestare e ad attenderlo, dopo un lungo infortunio che lo ha tenuto fermo per ben 9 mesi, c’è il manto di San Siro e la gloriosa maglia rossonera.
LA CARRIERA – Marco nasce ad Amersfoort – vicino Utrecht, in Olanda – il 1°dicembre 1992. Cresce calcisticamente nella vicina Arnhem, dove il Vitesse lo accoglie nel suo settore giovanile e in cui compie l’intero percorso di crescita calcistica che lo porta ad esordire nell’aprile del 2010, a 18 anni ancora da compiere, in Prima Squadra. Dalla stagione successiva, quella 2010/11, Van Ginkel diventa un perno inamovibile della formazione giallonera – oltre che della selezione Under 21 olandese, di cui è il capitano – con cui trova la continuità e la tranquillità che ogni giovane prospetto di qualità desidererebbe. Ad Arnhem vive stagioni importanti ed in costante crescita, sia personale che professionale: al primo anno tra i “Grandi”, la squadra si salva dalla retrocessione solo all’ultima giornata, ma nelle due annate successive ottiene la qualificazione in Europa League, sfiorando – nel suo ultimo anno in riva al Reno, chiuso al 4°posto in Eredivisie – la qualificazione in Champions League. Col Vitesse colleziona, in totale, 111 presenze condite da 23 gol e 18 assist, esordendo in Nazionale maggiore nel novembre del 2012, in un’amichevole disputata ad Amsterdam contro la Germania. I suoi numeri e le sue qualità tecniche non sfuggono all’occhio attento di José Mourinho che, nell’estate del 2013, sborsa circa 10 milioni di euro per portarlo a “Stamford Bridge”. Indossare la maglia dei “Blues” è l’occasione di una vita intera e Marco ha tutte le carte in regola, nonché le intenzioni, per fare bene ed affermarsi nel calcio che conta. La sua avventura londinese parte un po’ in sordina, con appena 13 minuti giocati nelle prime due partite di Premier League, ma qualche giorno dopo parte da titolare nella gara di Champions League contro il Basilea, esordio assoluto per il giovane centrocampista olandese nella massima competizione continentale. Quando il destino pare sorridergli a trentadue denti, Van Ginkel si infortuna gravemente nella gara di League Cup sul campo dello Swindon Town, riportando la rottura del legamento crociato del ginocchio destro a causa di una torsione impropria dell’articolazione.
RIPARTO DA…INZAGHI – Il resto è storia dei giorni nostri: intervento chirurgico e una lunga riabilitazione. Oggi, però, Van Ginkel può far ripartire la corsa al suo sogno e lo farà sotto gli ordini e la guida di Pippo Inzaghi. Marco è un centrocampista completo, capace di calciare con entrambi i piedi ed abile sia in fase di impostazione che in quella di interdizione, facilitato soprattutto alle sue importanti qualità fisiche (186 cm per 82 kg). Negli schemi del tecnico rossonero, Van Ginkel rappresenta il prototipo ideale di mezz’ala nella mediana prevista dal 4-3-3 con cui SuperPippo ha intenzione di proporre il suo Milan. Ha fatto discutere la formula con cui il calciatore è arrivato in Italia, ovvero quella del prestito secco: sostanzialmente, in prospettiva i rossoneri potranno ritrovarsi anche un potenziale campione in rosa ma che, dato l’accordo trovato col Chelsea, farà le fortune – nel lungo periodo – esclusivamente del club londinese. Futuro campione o meno, sarà comunque il campo a dirlo.
Noi di SportCafe24, intanto, diamo il benvenuto in Serie A al tulipano “in erba” Marc Van Ginkel!
Antonio Guarino (@GuarinTony)