Football
Il sogno svanisce,la Spagna travolge l’Italia e si laurea con merito regina d’Europa

KIEV (UCRAINA), 1 LUGLIO – La Spagna batte per 4 – 0 l’Italia e si aggiudica per la seconda volta consecutiva il titolo di Campione d’Europa per nazioni. Le furie rosse stabiliscono anche il record di unica nazionale ad aver vinto per 3 volte consecutive un grande titolo potendo vantare, oltre ai due campionati europei, anche il successo nel campionato del Mondo del 2010 in Sudafrica. L’affermazione degli spagnoli è stata assolutamente meritata ed è stata ottenuta con le solite armi utilizzate in questo fantastico ciclo vincente caratterizzato da un grandissimo possesso palla propedeutico a rapide verticalizzazioni per facilitare gli inserimenti dei centrocampisti in zona goal. L’Italia è arrivata alla finale in debito di ossigeno e con parecchi giocatori acciaccati e non è stata in grado di contrapporre una resistenza efficace allo strapotere tecnico e tattico degli iberici.
La Partita – Gli schieramenti scelti dai due Commissari Tecnici confermano la previsioni della vigilia. Nell’Italia l’unica variazione rispetto alla vittoriosa semifinale con la Germania è il rientro di Abate in luogo di Balzaretti come esterno destro di difesa mentre nella Spagna Del Bosque preferisce Fabregas al posto di Fernando Torres al centro del tridente offensivo in mezzo a Iniesta e Silva. Partono bene gli azzurri che sembrano non avere soggezione della Spagna e dopo 90 secondi il primo tiro verso una porta è di Pirlo che però calcia alto dal limite dell’area spagnola. La stessa sorte ha, al sesto minuto, una punizione calciata da Sergio Ramos e decretata per un fallo di De Rossi su Xavi. Ben più pericoloso è al decimo un tentativo, sempre dal limite dell’area, di Xavi che, dopo una serie di scambi infinita tra i giocatori iberici, riceve palla da Fabregas e lascia partire un gran destro che lambisce la traversa della porta difesa da Buffon. Con il passare dei minuti la Spagna prende il possesso del gioco e gli uomini di Prandelli si abbassano troppo a protezione della propria area. Logica conseguenza di questo atteggiamento è il goal del vantaggio della Spagna che giunge al quattordicesimo ad opera di David Silva. L’azione parte da Fabregas che salta Chiellini, finta il tiro in diagonale, e poi mette al centro un pallone che il centrocampista del Chelsea deve solo appoggiare di testa nella porta sguarnita. L’Italia reagisce prontamente, si porta subito in avanti e per alcuni minuti chiude gli spagnoli nella loro area senza però creare grossi pericoli per Casillas. Al ventunesimo Prandelli è costretto a sostituire l’infortunato Chiellini con Balzaretti e al ventisettesimo il neo entrato scodella un interessante pallone per la testa di Balotelli che però viene anticipato di giustezza dall’estremo difensore spagnolo mentre 2 minuti dopo Cassano sfonda sulla sinistra e prova il diagonale rasoterra che il portiere del Real Madrid blocca con sicurezza. Al trentatreesimo è sempre il talento di Bari vecchia a rendersi pericoloso provando una conclusione dalla distanza che impensierisce Casillas che è bravo a respingere di pugno la minaccia. L’Italia cerca di portare l’inerzia della gara dalla sua parte ma la Spagna concede pochi varchi alla nostra Nazionale che raramente riesce a creare occasioni pericolose per la porta avversaria. Gli azzurri, trovando notevoli difficoltà a penetrare nell’area delle furie rosse, si affidano alle conclusioni dalla distanza e al trentanovesimo è Balotelli a provarci ma il suo tiro termina alle stelle. La Spagna attende sorniona e al quarantunesimo raddoppia con Jordi Alba al termine di una splendida combinazione con Xavi. Il centrocampista del Barcellona con un gran lancio in verticale mette il terzino sinistro solo davanti a Buffon che nulla può sulla conclusione precisa e potente dell’ex giocatore del Valencia. Anche in questa occasione l’Italia reagisce e questa volta è Montolivo al quarantatreesimo, sempre con una conclusione dalla distanza, a chiamare Casillas alla respinta per l’ultima occasione del primo tempo che si conclude con la Spagna meritatamente in vantaggio su un’Italia che non è riuscita a creare grandi pericoli per la porta degli iberici e che ha patito in maniera notevole i rapidi inserimenti in zona goal dei centrocampisti di Del Bosque.
Nella ripresa Prandelli gioca la carta Di Natale in luogo di Cassano, in non perfette condizioni fisiche per un problema al ginocchio accusato alla vigilia, e dopo pochi secondi l’attaccante dell’Udinese si rende pericoloso con un colpo di testa su centro dalla destra ma la conclusione termina di un soffio alta sulla traversa. La Spagna replica al quarantottesimo con una splendida iniziativa di Fabregas che parte da destra, salta i difensori azzurri come birilli, e costringe Buffon alla parata in tuffo con una pericolosa conclusione rasoterra. Al cinquantunesimo Di Natale ha la grande occasione per riaprire la gara quando si trova solo davanti a Casillas dopo un bel suggerimento di Balzaretti ma il portiere del Real Madrid ipnotizza la punta azzurra e gli respinge il tiro a botta sicura. L’Italia produce il massimo sforzo per cercare di dare avvio alla rimonta ma, come nella prima frazione di gioco, latitano le azioni pericolose per la porta difesa da Casillas. Al cinquantottesimo ennesimo tentativo dalla distanza ma anche questa volta Balotelli sbaglia la mira e conclude alto e al sessantaduesimo Thiago Motta, subentrato da soli 5 minuti a Montolivo, si procura un guaio muscolare che lo costringe ad abbandonare la contesa. Prandelli ha esaurito i cambi e quindi gli azzurri rimangono in 10 uomini per un’impresa che a questo punto si presenta decisamente complicata. L’inferiorità numerica spegne il forcing degli azzurri e consente agli uomini di Del Bosque di controllare senza problemi la partita. Il ritmo dell’incontro cala in maniera considerevole, complice anche la stanchezza degli italiani, e le furie rosse hanno la possibilità di accentuare il loro possesso palla con l’obiettivo di far trascorrere il tempo mancante al triplice fischio finale. La partita non riserva quindi altri grandi sussulti e i minuti trascorrono con i portieri praticamente inoperosi. La Spagna fa quello che vuole e al trentottesimo va nuovamente a segno con Fernando Torres che, lanciato splendidamente in verticale, si presenta solo davanti a Buffon e lo batte con un preciso diagonale. Del Bosque inserisce Mata in luogo di Iniesta e il neo entrato all’ottantottesimo realizza la quarta rete raccogliendo un suggerimento dello scatenato Fernando Torres e insaccando nella porta lasciata sguarnita da Buffon che era uscito per chiudere lo specchio della porta all’attaccante del Chelsea. Non succede più nulla fino al triplice fischio dell’ottimo arbitro portoghese Proenca che chiude Euro 2012 e lancia la Spagna nella storia come una delle Nazionali più vincenti nella storia di tutti i tempi.
Uomo Partita SportCafe24 – XAVI 7,5 – Grande partita del centrocampista del Barcellona che nell’ultima partita dell’Europeo ha disputato forse la sua miglior prestazione tra quelle della massima rassegna continentale. Sempre presente in mezzo al campo come punto di riferimento per i compagni illumina il gioco della sua squadra risultando il padrone indiscusso della zona nevralgica del campo. Da manuale del calcio il lancio con cui manda in porta Jordi Alba per il raddoppio della Spagna che, di fatto, ha chiuso la sfida pochi minuti prima del termine della prima frazione di gioco.
Tabellino:
SPAGNA 4 (14’ Silva, 41’ Jordi Alba, 84′ Fernando Torres, 88′ Mata)
ITALIA 0
Le Formazioni
SPAGNA (4-3-3): Casillas; Arbeloa, Piquè, Sergio Ramos, Jordi Alba; Xavi, Busquets, Xabi Alonso; Silva (59′ Pedro), Fabregas (75′ Fernando Torres), Iniesta A disp.: Victor Valdes, Reina, Tortajada, Xavi Martinez, Juanfran, Fernando Torres, Cazorla, Navas, Pedro, Negredo,Mata, Llorente All.: Vicente Del Bosque
ITALIA (4-3-1-2): Buffon; Abate , Barzagli, Bonucci, Chiellini (21’ Balzaretti); De Rossi , Pirlo, Marchisio; Montolivo (56′ Motta); Balotelli, Cassano (46′ Di Natale) A disp.: Sirigu, De Sanctis, Balzaretti, Ogbonna, Maggio, Motta, Giaccherini, Giovinco, Nocerino, Di Natale, Borini, Diamanti All.: Cesare Prandelli
Ammoniti: 25’ Piquè (S), 45’ Barzagli (I)
Espulsi: nessuno
Arbitro: Pedro Proenca (Portogallo)
A cura di Mauro Leone
