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Fiba World Cup, Ottavi: il Brasile vince il derby, Grecia out con la Serbia
Seconda giornata di ottavi di finale nella Fiba World Cup, e arrivano le prime sorprese. Il Brasile demolisce l’Argentina, regalandosi la rivincita delle recenti Olimpiadi di Londra, mentre la Serbia elimina la favorita Grecia. La Lituania fatica ma estromette la Nuova Zelanda, che torna in Oceania insieme all’Australia, battuta nel finale dalla Turchia. Ecco tutte le sintesi delle partite di oggi.
NUOVA ZELANDA-LITUANIA 71-76
La Lituania vicecampione d’Europa soffre più del previsto per scrollarsi di dosso la Nuova Zelanda. L’emozione tradisce gli oceanici, che commettono un fallo già alla palla a due spedendo in lunetta gli avversari. I baltici provano a prendere il sopravvento, ma Webster risponde a Valanciunas tenendo a galla i suoi. La seconda parte del primo quarto è un monologo a forti tinte lituane, col punteggio che lievita fino al 9-23 con cui si ferma il cronometro. Nella seconda frazione i neozelandesi rientrano in partita col tiro da fuori, ma la maggiore esperienza degli europei permette loro di rimanere comunque avanti con buon margine. Abercrombie si sveglia all’improvviso riportando i suoi a contatto, fino all’inaspettato -8 di fine terzo quarto (50-58). Gli ultimi 10 minuti di gioco si aprono con un incredibile parziale di 12 a 0 per i Tall Blacks. A salvare le sorti della Lituania ci pensa ancora Valanciunas, protagonista degli ultimi 5 giri di orologio, capace di trascinare i suoi alla nuova, decisiva, rimonta.
NUOVA ZELANDA: C. Webster 26; Fotu 11
LITUANIA: Valanciunas 22; D. Lavrinovic 10
SERBIA-GRECIA 90-72
La Grecia, considerata da molti possibile outsider per il titolo, si scioglie come neve al sole al primo ostacolo post girone. La Serbia si sveglia improvvisamente, cogliendo un successo tanto meritato quanto inaspettato. Nel primo quarto a regnare è l’equilibrio, spezzato a tratti solo dai parziali firmati Kalinic e Printezis. Bogdanovic prova a scavare il solco nel secondo parziale di gioco, ma la coppia Bourousis–Zisis risponde colpo su colpo ai tentativi dei balcanici. Nel secondo tempo la benzina degli ellenici inizia a scarseggiare, e la Serbia ne approfitta raccogliendo una manciata di preziosissimi punti di vantaggio. Bogdanovic martella da fuori, e i suoi raggiungono il +20 sull’80-60. Prima del finale nervi tesi tra Bjelica e Bourousis, poi spazio solo alla festa serba.
SERBIA: Bogdanovic 21, Raduljika 16.
GRECIA: Calathes 14, Zisis 12.
TURCHIA-AUSTRALIA 65-64
La Turchia passa non senza un brivido nel finale nel confronto coi canguri australiani. La fisicità dei turchi fa da contraltare alle bombe da fuori degli oceanici, e il primo tempo scivola via sui binari dell’equilibrio. Gli Aussie partono forte nel terzo quarto, raccogliendo un interessante +10 di vantaggio (36-46), subito rintuzzato dalla Turchia, nonostante il nervosismo dilagante sulla panchina di Ataman. L’Australia prova a resistere, ma un nuovo parziale di 7-0 riporta in avanti la Turchia. Il finale è un continuo botta e risposta, fino alla tripla di Preldzic che spedisce avanti i turchi a 5 secondi dalla sirena. Gli australiani avrebbero l’ultima chance, ma Ingles la spreca malamente, condannando i suoi all’eliminazione.
TURCHIA: Gules 16.
AUSTRALIA: Baynes 15.
BRASILE-ARGENTINA 85-65
Ora si può dire, l’epopea della Grande Argentina finisce qua. Il Brasile schianta i rivali di sempre, eliminandoli dalla Fiba World Cup e decretando la fine della generazione degli Scola e dei Nocioni. L’Albiceleste dura solo un tempo prima di finire le energie, e da li in poi i verdeoro si prendono la gustosissima rivincita di Londra 2012. Il Brasile mette subito la gara sul fisico, ma dall’arco l’Argentina riesce a contenere l’esuberanza degli avversari. Prigioni è incontenibile al tiro, ma commette prestissimo il suo terzo fallo, che lo costringe a sedersi in panchina anzitempo. Senza la propria guida in regia gli argentini perdono slancio, e il Brasile è bravo ad approfittarne fino al sorpasso. Di qui in poi non c’è più partita, coi brasiliani in piena fiducia e capaci di trovare punti praticamente con qualsiasi soluzione. Varejao fa la voce grossa nel pitturato, mentre Neto trova il canestro con una regolarità disarmante. I verdeoro finiscono in trionfo, per l’Argentina tanti applausi e la sensazione che questo gruppo, a questa età, difficilmente avrebbe potuto fare meglio.
BRASILE: Neto 21, M. Viera 13.
ARGENTINA: Prigioni 18, Campazzo 11.
Simone Viscardi (@simojack89)