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Cristante il predestinato: ecco perchè farà bene al Benfica

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Cristante ha esordito da titolare con l maglia del Benfica

Dopo l’annuncio della cessione di Cristante al Benfica, i tifosi rossoneri non hanno esitato a manifestare il loro malumore. In una Serie A dove sempre più si evidenzia il problema di trovare giocatori italiani di talento, la scelta del club rossonero ha ridestato le polemiche e scaricato di nuovo la colpa sull’incapacità dei club a coltivare giovani talenti.

Cristante Milan Benfica Champions

L’esordo di Cristante in Champions con la maglia del Milan a soli 16 anni

TUTTI LO AMANO – Procedendo con ordine, ci si potrebbe chiedere perché, dato lo scarsissimo utilizzo del centrocampista nell’ultima stagione, ci siano i motivi per gridare allo scandalo. Secondo i più, infatti, Cristante fra qualche anno diventerà un talento indiscusso, come dichiarato dallo stesso allenatore del Benfica Jorge Jesus: “tra due anni varrà 25 milioni? Questo non lo so, per ora io penso solo a farlo crescere sul campo e credo che diventerà un grande”.
1) Gli attestati di stima per Cristante arrivano da quasi tutto il mondo sportivo. Anche Bianchessi, cioè colui che lo ha scoperto, ha dichiarato recentemente: “si vedeva qualcosa che gli altri non avevano: aveva caratteristiche fisiche, tecniche e mentali che facevano presagire che il lavoro coi tecnici delle giovanili l’avrebbe reso un giocatore futuribile, da Serie A e da Milan. Lui è molto intelligente, ha ampi margini di miglioramento e un alto grado di apprendimento”.

LE CARATTERISTICHE2) Nella Primavera è stato sempre il leader del centrocampo, tanto da essere portato in prima squadra e diventare il più giovane rossonero di sempre a esordire in Champions League, ovvero nel novembre 2011 contro il Viktoria Plzen, all’età di soli 16 anni. Nel 2013 ha vinto anche il premio Golden Boy al Torneo di Viareggio, dimostrando quindi tutto il suo talento in mezzo alla meglio gioventù internazionale.
3) Le caratteristiche del neo-centrocampista del Benfica non sono da tutti: la capacità nello smistare palloni e l’essere in grado di dettare bene i tempi del gioco ne fanno un regista ideale. Non solo, Cristante ha un’ottima tecnica palla al piede, sa giocare a testa alta ed ha un lancio molto preciso, ed è capace di verticalizzare perfettamente il gioco. E’ ambidestro, sa calciare bene le punizioni e grazie al suo fisico di 186 cm può rendersi utile anche in fase difensiva, tant’ è che Allegri lo considerava anche come una mezz’ala moderna di grandi prospettive.

IL PORTOGALLO E’ L’IDEALE – 4) Il campionato portoghese è una competizione ottima per crescere. Il livello non è elevatissimo, quindi ci saranno di sicuro tutte le possibilità per ritagliarsi un ruolo importante, anche perché per un eventuale posto da titolare in Champions dovrà giocarsela con Samaris. Il turnover potrà quindi procurare a Cristante la possibilità di giocare molto di più, cosa che probabilmente non gli era stata assicurata al Milan, spingendolo quindi a chiedere la cessione.
5) Il modo di giocare del Benfica è l’ideale per le caratteristiche del centrocampista ex-Milan: la solidità difensiva, l’attacco che non da punti di riferimento e la qualità dei centrocampisti ne fanno una squadra temibile che potrebbe far crescere non poco Cristante, regalando quindi, a differenza del Milan, un nuovo talento per il calcio italiano, almeno per la Nazionale.

Luca Porfido

 

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