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Francesco Totti, l’imperatore del calcio italiano

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Francesco Totti, 20 dal primo gol in giallorosso

Sono già passati vent’anni, venti lunghe stagioni dal primo goal in Serie A di Francesco Totti. Cambiamo i presidenti, si susseguono campioni ed allenatori, il nostro calcio perde fascino, gli stadi si svuotano e gli scandali ci fanno venir voglia di cambiare sport, l’unica cosa che non muta è quel ragazzo con il 10 sulle spalle, l’unico giocatore capace di rispondere “No grazie” ad un certo Florentino Perez che, ad anni di distanza, rimpiange ancora di non averlo mai visto con la camicetta blanca: “Il mio unico rammarico? Non aver portato Totti a Madrid“. 

Francesco Totti mentre esulta nella sua casa, lo stadio Olimpico.

Francesco Totti mentre esulta nella sua casa, lo stadio Olimpico

Il PIU’ FORTE DEL MONDO –  Che Francesco Totti sia o sia stato uno dei giocatori più forti del mondo (se non IL giocatore più forte del mondo) non sono io a dirlo, bensì parlano (anzi strillano)  i numeri, oltre le dichiarazioni di alcuni delle figure più rilevanti del calcio.  “Miglior giocatore del mondo? Si. Mi convince più di Zidane, Beckham. Sa rendere facili le cose difficili e fa giocare bene la squadra”. e ancora “E’ il miglior giocatore del mondo, anche se è stato un po sfortunato”.  A parlare non sono io, ma due personaggi di qui avrete sicuramente sentito parlare: Maradona e Pelè che, per una volta, si trovano d’accordo su qualcosa.  Potremo aggiungere le parole di Trapattoni, Moratti, Zeman, Spalletti, Paolo Rossi e chi più ne ha più ne metta ma a Francesco Totti non interessa, a lui non importa della copertina e del titolo sul giornale, lui scende in campo per emozionare, ha la magia nei piedi e ama condividerla con chiunque lo osservi, è questo a renderlo unico. L’amore per questo è sport è eguagliato solamente dall’amore che ha per la sua città e la sua squadra, la Roma.  Totti-Roma un binomio inossidabile, l’uno ha bisogno dell’altro, Francesco senza la Roma non sarebbe mai stato quello che è, mentre la Roma senza il suo Capitano non avrebbe quell’amore che ha verso il calcio, qui la gente cresce con il mito di Totti in testa, questo sport è diventato improvvisamente un’arte, una religione. Senza Francesco Totti tutto questo difficilmente sarebbe successo. Per questo oggi non sono qui a commentare le sue 708 presenze in carriera, lo scudetto portato a Roma ne il mondiale conquistato, tutto questo avrebbe senso per qualsiasi altro campione, per Francesco Totti bisogna andare ad osservare il sole che cresce sul Colosseo e pensare che lui è riuscito a rendere questa città ancora più bella ed eterna. E’ questo a renderlo l’imperatore del calcio Italiano.

Grazie Capitano.

Dario Fratoni (@DarioFratoni)

Studente di economia aziendale, nasce a Roma 19 anni fa. Grande appassionato di sport, si affaccia giovanissimo nel mondo del giornalismo. Dal 2013 scrive per Sportcafe24, mentre nel 2014 entra a far parte della famiglia di Goal.com. Da settembre 2014 inoltre crea e dirige RadioGoal24.

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