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Roma, è Sabatini il tuo Top Player!

Oramai è sempre più evidente come il calcio moderno possa essere inteso in due modi diversi: il primo, capeggiato da Manchester City e Paris Saint Germain, passando per Barcellona e Real Madrid, che investono cifre considerevoli, acquistano i giocatori di maggior fama, e per ripianare le considerevoli spese o si affidano a sponsor, dietro il cui nome si cela il Presidente stesso del club, o si appoggiano alle grandi banche spagnole, come nel caso di Barcellona e Real Madrid; il secondo, rappresentato in maniera prepotente dal direttore sportivo della Roma, Walter Sabatini, e che prevede la scoperta di giovani talenti o comunque giocatori forti, ma non ancora di fama internazionale, destinati ad emergere rapidamente come stelle del calcio moderno.
Discutere su quale sia il miglior atteggiamento da adottare potrebbe essere anche abbastanza inutile, in quanto entrambi i modi potrebbero essere vincenti, ma certamente appare preferibile conquistare grandi traguardi con i bilanci in ordine e senza rischi di futuri baratri. Walter Sabatini e la Roma ormai non possono più nascondersi, tale politica sta dando frutti fantastici, infatti, 70 milioni di euro di plusvalenza in 3 anni sotto la gestione americana e con il dirigente giallorosso non possono più essere considerati frutto di casualità. Tale modo di operare consente alla società capitolina di avere ogni anno consistenti somme di denaro da investire sul mercato e di mantenere un’alta competitività, anche a costo di perdere qualche pezzo pregiato.
Ogni grande giocatore ceduto, però, viene sostituito adeguatamente dal direttore Sabatini e tali sostituti saranno gli artefici del mantenimento della competitività e nell’estate seguente saranno i fiori all’occhiello del mercato, richiesti dai più grandi club, proprio come avvenuto quest’anno con Benatia, sostituto di Marquinhos. Quindi un giocatore importante oggi, può essere un calciatore inutile domani e addirittura ceduto dopodomani. Il secondo modo di intendere il calcio moderno sarà probabilmente meno soddisfacente nell’immediato, forse brahimovic, Cavani e Falcao non saranno accessibili, ma certamente tali campioni possono essere fatti crescere in casa, a spese minori, ma con risultati simili. Quindi, per un calcio italiano di nuovo all’avanguardia, la Roma deve essere il faro, la fonte ispiratrice e il modello, costruiamo in casa il nostro futuro, tralasciamo il nome e la fama di un calciatore solo per dare un piccolo contentino alla tifoseria. Tutti sarebbero molto più felici di ottenere il massimo in futuro piuttosto che accontentarsi di un “abbastanza” nel presente, meglio avere un campione in futuro piuttosto che un ex campione nel presente che, delle glorie di un tempo, conserva solamente il nome. Così facendo i tifosi, forse, non saranno felici nell’immediato, ma in futuro potrebbero certamente capire quanto sia stato importante non sperperare denaro per ottenere il medesimo risultato a fronte di una spesa minore.
Marco Scipioni
