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Juventus-Roma: squadre a confronto. Chi la favorita per lo Scudetto?

I 17 punti tra Juventus e Roma dello scorso anno potrebbero non essere più veritieri visti gli attuali organici di ambo le compagini, ma Rudi Garcia non si fida e tra il Mourinhismo ed il superstizioso vede i bianconeri ancora superiori nonostante lo shock subito da quest’ultimi dopo l’addio di Conte. Sarà in grado la nuova armata capitolina di porre fine all’egemonia juventina? Analizziamo insieme le due squadre.
PORTIERI – Circa il capitolo estremi difensori, il confronto Buffon-De Sanctis non ha storia ed è tutto in favore della Juventus con il portierone della Nazionale che risulta ancora uno dei migliori al mondo nel suo ruolo nonostante l’età. Il portiere ex Udinese fungerà invece da chioccia per il giovane polacco Skorupski, il quale potrebbe essere il futuro numero uno giallorosso.
LA DIFESA ED IL FATTORE FASCE – Eccoci arrivare al reparto difensivo; in questo senso la Roma si è mossa molto bene sul mercato acquisendo l’ex Cagliari Astori, il quale in coppia con Benatia ( la cui permanenza nella compagine capitolina equivarrebbe ad un colpaccio in entrata) potrebbe rappresentare un tandem che sulla carta proietterebbe il pacchetto arretrato di Rudi Garcia ad un livello similare rispetto a quello juventino, rivelatosi il migliore del campionato nelle ultime stagioni, e che ha visto l’aggiunta di Patrice Evra, il quale apporterà alla causa bianconera solidità ed esperienza. Da segnalare inoltre come la Roma ha creato un vero e proprio arsenale sulle fasce dalle potenzialità esplosive; oltre alle permanenze di Maicon e Balzaretti, ecco gli arrivi di Cole ed Emanuelson che supporteranno Iturbe e Gervinho.
Anche riguardo la mediana le due squadre appaiono molto simili, con la Roma che oltre agli indissolubili De Rossi, Pjanic ed il talento di Radja Nainggolan, potrebbe ancora soffrire la lacuna rappresentata dal recupero in atto di Kevin Strootman; l’olandese è ancora alle prese con l’infortunio accorsogli la scorsa stagione e vederlo a pieno regime per l’inizio del campionato parrebbe una chimera. Per questo motivo la dirigenza si è mossa sul mercato acquistando il veterano Keita e aggiungendo due giovani talenti futuribili come l’argentino Paredes e il turco Ucan. La squadra di Allegri risponde non solo con le stelle ( Pirlo, Vidal , Pogba), ma anche con nuovi innesti di qualità e sostanza come Pereyra e Romulo. Da capire se uno dei big partirà (Vidal e Pogba i principali papabili) o se il nucleo rimarrà intatto, specie in vista della Champions.
ATTACCHI A CONFRONTO – Capitolo reparto offensivo; la Juventus, dopo gli addii di Quagliarella e Vucinic, ha deciso di non puntare su un pezzo da 90 ( motivo scatenante per l’addio di Conte?) ma su di un giovane dalle ottime prospettive come Alvaro Morata, il quale può abbinare caratteristiche come ottima tecnica e duttilità che gli consentono di sposarsi al meglio anche con moduli prevedenti due o tre punte. Da verificare se scoccherà l’intesa con Tevez e Llorente, il quale sarà il vero antagonista dell’ex Real per un posto da titolare qualora Allegri decidesse di adottare il suo tanto caro 4-3-1-2. Spostando l’attenzione sulla Roma, possiamo vedere come i giallorossi abbiano deciso di agire sul mercato seguendo la linea indicata da Rudi Garcia, il quale ha sempre adottato un tridente offensivo in tutte le squadre allenate. Ecco quindi l’arrivo del sopracitato Iturbe; l’argentino, ad un passo ( ma anche meno) proprio della compagine piemontese, rappresenta l’uomo ideale per l”attacco previsto dal tecnico francese, basato sulla velocità e sulla corsa. La presenza di Gervinho, uomo chiave della scorsa stagione ma alle prese con bizze personali che potrebbero precludere la sua permanenza nella capitale, e dell’intramontabile Francesco Totti rendono l’attacco giallorosso leggermente migliore di quello bianconero a livello di potenziale.
IL FATTORE X – Se le due squadre sulla carta sono praticamente equivalenti , il vero fattore che determinerà la possibile corsa scudetto delle due compagini è quello dell’allenatore; se in casa Roma Rudi Garcia dovrà solo consolidare il progetto iniziato lo scorso anno, Massimiliano Allegri avrà da rispettare un’eredità pesantissima lasciatagli da Antonio Conte. La sua avventura non è partita sotto i migliori auspici, visto lo scetticismo generale che gli aleggia attorno e viste le possibili novità tecniche che lui vorrebbe apportare, ma che in realtà potrebbero causare una sorta di disorientamento circa i suoi giocatori, abituati al modulo 3-5-2 che ha fatto le fortune di Conte. Allegri non sembra il tecnico disposto ad abiurare il suo credo tattico per il risultato e siamo certi che non entrerà nel solco di Conte.
Da non sottovalutare come i due tecnici affronteranno il doppio impegno campionato-Champions; Garcia in questo senso è meno esperto di Allegri e dovrà cercare di sfruttare la profondità della panchina per dare fiato a gente non più di primo pelo come Francesco Totti. La Juve sotto questo aspetto è più esperta ed abituata, vista la presenza fissa in Europa negli ultimi due anni.
Simone Gianfriddo
