Volley
Grand Prix, cuore Italia nell’ultimo incontro. Polonia battuta in rimonta 3-2

KAOHSIUNG, 24 GIUGNO – Ultima partita della prima fase della World Grand Prix. Abbandonata ogni speranza di accesso alla fase finale in programma a Ningbo dal 27 giugno al 1 luglio, la nazionale guidata da Marco Bracci ha battagliato con onore contro la Polonia, già battuta a Lodz per 3-1, ed ha portato a casa una vittoria che fa morale in vista delle imminenti Olimpiadi. Il punteggio finale è stato di 3 set a 2 a favore delle azzurre, al termine di un match che le ha viste andare sotto di due set per poi recuperare grazie alla solita determinazione messa in mostra dalle nostre connazionali.
UNA RIMONTA DA BRIVIDI – Non è una novità, ma la migliore in campo tra le file dell’Italia è la solita Serena Ortolani (29 punti totali) che con la sua classe immensa ha preso per mano la squadra nel momento più delicato dell’incontro e l’ha spedita verso un grande trionfo. Caterina Bosetti riconferma la buona prestazione offerta ieri contro il Taipei, piazzando 19 punti. Decisivo il terzo set, quando sul risultato di 24-24 è uscita fuori la grinta delle nostre pallavoliste, che hanno messo in cassaforte con il coltello tra i denti i due punti più importanti di tutto il match.
In questo ultimo appuntamento del torneo, l’Italia è scesa in campo con Rondon in fase di regia, Bosetti in diagonale, Barcellini e Ortolani in banda, Anzanello e Folie al centro, Siressi come libero. Un ennesimo esperimento di formazione, dunque, con l’Italia che ha dovuto fare a meno di quasi tutte le sue titolari nel corso di questo torneo, rimaste in patria agli ordini del ct. Barbolini per curare la preparazione atletica in vista degli imminenti giochi olimpici di Londra.
ITALIA – POLONIA 3-2: (23-25; 20-25; 26-24; 25-23; 15-13)
Ecco dunque la classifica finale del torneo:
Stati Uniti 27, Cina 23, Turchia 21, Thailandia 20, Brasile e Cuba 19, Germania 18, Polonia 16, Italia e Giappone 13, Serbia 11, Repubblica Dominicana 7, Portorico 5, Corea del Sud 4, Cina Taipei e Argentina 0.
Giuseppe Mimmo
