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Sampdoria: inizia l’era Ferrero, ma con quali prospettive?

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Ferrero nuovo presidente della Sampdoria
La Sampdoria di MIhajlovic è ancora un'incognita

La Sampdoria di MIhajlovic è ancora un’incognita

Oggi la Sampdoria inizia ufficialmente il ritiro e, di conseguenza, inizia la prima stagione di Massimo Ferrero come presidente blucerchiato. Il produttore cinematografico, per “festeggiare” tale evento, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport, in cui spiega la sua idea di calcio. Nell’intervista, però, Ferrero ha parlato molto più di idee che ne confermano l’immagine pittoresca, (come quella di far diventare Natalie Portman madrina blucerchiata, o quella di far allenare a Delio Rossi, ancora sotto contratto, i giocatori fuori rosa) che di progetti concreti.

IL NO A BRAIDA – Ferrero ha spiegato che il suo no a Braida, (che sarebbe dovuto diventare Dg blucerchiato dal primo luglio in base ad un contratto già firmato in precedenza con Garrone) è stato dovuto all’eccessivo ingaggio dell’ex Ds rossonero che avrebbe percepito 1.6 milioni l’anno. Il produttore ha spiegato che la prima necessità della Sampdoria è quella di abbattere il monte ingaggi, a partire da quello dei dipendenti e che l’azienda Sampdoria va risanata. L’errore di Garrone, secondo Ferrero, è stato quello di delegare troppo, “a differenza mia che non ho consiglieri”.

QUALE SQUADRA?  – Al di là però della necessità di ripianare i debiti, la verità attuale è che la Sampdoria attuale è uguale a quella dello scorso anno, che, si salvò sì senza patemi dopo l’arrivo di Mihajlovic, ma mostrò anche pesanti lacune in difesa e a centrocampo, reparti che, necessitano di potenziamenti pesanti. Al momento, invece, la Sampdoria si è limitata a riportare alla base Cacciatore (doppione di De Silvestri) e i vari prestiti che sono destinati comunque a ripartire. Come se non bastasse, non è escluso che, per ripianare parte dei debiti, alcuni giocatori, come Eder e Mustafi partano a breve.

LACUNE OVUNQUE – La Sampdoria, al momento, non ha un portiere titolare. Da Costa non convince, mentre Fiorillo e Romero saranno ceduti. C’è una trattativa per FRison, ma, il portiere del Catania non sembra il massimo quanto ad affidabilità. In difesa potrebbe arrivare Samuel, ma, certoi, l’ingaggio dell’ex interista non risolverebbe i problemi difensivi blucerchiati. L’argentino nelle ultime 8 stagione, solo due volte ha accumulato più di 20 presenze (nel 2009/2010 e nel 2011/2012) a causa dei suoi noti problemi fisici, e ormai ha 36 anni.  A centrocampo, il duo Obiang-Palombo ha mostrato tutti i suoi difetti nella scorsa stagione, mentre Krsticic ha dimostrato una volta di più, di non essere in grado di prendere in mano la squadra. Occorre un leader vero in mezzo al campo, leader che, per ammissione dello stesso Ferrero, non sarà Cambiasso. Si parla di Lodi, ma la trattativa è in alto mare. Altro problema è quello del centravanti: Okaka è tentato dal Torino e comunque necessita di un sostituto. Il nome più caldo porta a Bergessio, ma le richieste del Catania sono alte. La verità è che Mihajlovic, nonostante le rassicurazioni, rischia di fare le nozze con i fichi secchi. Ferrero ora è atteso al compito più duro: smentire chi lo ritiene solo un quaquaraquà e ha un solo modo per farlo: iniziare ad investire.

Davide Luciani

Giornalista, web content e SEO Copywriter. Sono una delle firme storiche di Sportcafe24. e da oltre 10 anni vi racconto storie di sport e indiscrezioni di calciomercato

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