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Vasco Errani si dimette dopo il processo Terremerse
Il presidente della Regione Emilia-Romagna Vasco Errani del Pd, imputato per falso ideologico nel processo Terremerse, è stato condannato a un anno dalla Corte di Appello di Bologna. Appresa la notizia, Errani si è dimesso, dopo ben 15 anni alla guida dell’Emilia-Romagna. Condannati a un anno e due mesi anche due dirigenti regionali. Intanto, il legale di Errani, Alessandro Gamberini, annuncia ricorso in Cassazione. Previste le nuove elezioni in Emilia-Romagna tra ottobre e novembre.
IL PROCESSO TERREMERSE- Vasco Errani è stato condannato con la condizionale per il reato di falso ideologico, commesso da pubblico ufficiale in atti pubblici. In sostanza, Vasco Errani avrebbe aiutato il fratello Giovanni Errani (indagato per truffa aggravata ai danni della Regione), ad ottenere nel 2005 il finanziamento dalla Regione, per costruire una nuova struttura vinicola a Imola della cooperativa agricola “Terremerse” di Bagnacavallo, presieduta dal fratello Giovanni fino a gennaio 2010. Questo finanziamento è considerato illecito, perché concesso senza la garanzia che i lavori fossero completati entro il 31 maggio 2006. Errani a riguardo si è sempre proclamato innocente “Ho operato con correttezza, non ho mai favorito nessuno, tantomeno mio fratello”.
LE DIMISSIONI UN GESTO DI RESPONSABILITA’- Le dimissioni, spiega Vasco Errani, sono “un gesto di responsabilità, io sono innocente”. L’ex Presidente dell’Emilia scrive “È un momento di amarezza. Ma per prima cosa non parlo di me. Parlo della Regione, perché il mio compito è tutelare l’istituzione, il suo onore, la realtà pulita e di esempio a tanti che è questa Emilia-Romagna. Ho sempre messo l’istituzione davanti ad ogni altra considerazione e non cambio ora. Quanto subisco io personalmente, non diventi fango per l’istituzione. Per questo intendo rassegnare subito le mie dimissioni e nel farlo rivendico il mio impegno, la mia onestà in tutti questi anni e la mia piena innocenza anche in questo caso. Annuncio subito che presenterò ricorso, affinché prevalga questa semplice verità. Le mie dimissioni sono puramente un gesto di responsabilità”.
PD “CI RIPENSI”, GRILLO “SUBITO ALLE URNE”- La segreteria nazionale del Pd chiede a Vasco Errani di ripensarci. “Invitiamo Vasco Errani a riconsiderare le sue dimissioni da presidente della regione Emilia Romagna.Il Partito Democratico conferma la stima nei suoi confronti e nel lavoro svolto in questi anni al servizio dei cittadini e della regione”. Grillo, invece, in un post chiede a gran voce le elezioni. “Non bastano le sue dimissioni da presidente della Regione. Errani deve lasciare ogni incarico, incluso quello di Commissario per la ricostruzione post-terremoto, ruolo delicatissimo che non può essere ricoperto da un condannato. Al tempo stesso chiediamo le elezioni immediate per la Regione. Subito alle urne”.
Con le dimissioni di Errani, la regione Emilia-Romagna è costretta ad indire nuove elezioni, previste ad ottobre-novembre. Diversi sono i candidati del Pd, tra cui: Stefano Bonaccini, segretario regionale uscente e responsabile Enti locali nella segreteria di Matteo Renzi; il neo renziano Daniele Manca, sindaco di Imola e presidente regionale dell’Anci; l’ex sindaco di Forlì, Roberto Balzani, renziano dall’inizio. Fino a quel momento, l’Emilia-Romagna, priva di una guida politica, verrà diretta per la ordinaria amministrazione dalla vicepresidente Simonetta Saliera con una Consulta di garanzia statutaria.
Enza Maugeri