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Ciclismo

Tour de France: Kittel the Giant vince anche a Londra

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Giant come il nome della sua squadra, giant come indica la sua stazza fisica, e, soprattutto, giant nel dominare le volate. Marcel Kittel è il re incontrastato degli sprint e oggi l’ha dimostrato per l’ennesima volta. Lo scatto è stato regale, per gli avversari è stato impossibile anche solo uscire dalla sua ruota. Non ce n’è per nessuno. La terza tappa del Tour de France, partita da Cambridge e arrivata a Londra, è finita così. A Vincenzo Nibali la maglia gialla per il secondo giorno di fila, agli altri le briciole.

Tour de France: Vincenzo Nibali si conferma in maglia gialla

Tour de France: Vincenzo Nibali si conferma in maglia gialla

TUTTO IL RESTO È NOIA – La frazione scorre via lenta tra le pianure inglesi, popolate da migliaia di tifosi in festa. Come nella tradizione di buona parte delle prime tappe del Tour, non succede nulla, o quasi. C’è la fuga di rito, con il ceco Jan Barta ed il francese Jean Marc Bideau in avanscoperta per molti chilometri, ma il gruppo, guidato dagli Astana e dai Giant-Shimano, controlla agevolmente il ritardo, non dando scampo ai fuggitivi. Non c’è neanche un Gpm, la tappa è una tavola da dipingere nell’ultimo chilometro. Lo spettacolo è riservato alle strade della capitale inglese che portano a Buckingham Palace.

L’ASSOLO DI KITTEL – Negli ultimi chilometri prendono il controllo della situazione gli Omega e i Lotto, pronti a lanciare Renshaw ed il Gorilla Greipel, di Kittel ed i Giant neanche l’ombra, ma tutti sapevano che al momento opportuno sarebbero stati in prima linea. E così è stato. Il tedesco non dimostra grande senso tattico, guadagna posizioni negli ultimi due chilometri, la sua squadra approfitta del lavoro degli avversari e lancia al meglio il suo campione. La volata è senza storia: Kittel parte ai meno duecento, Sagan prova a tenere la sua ruota ma non riesce neanche ad affiancarlo, Renshaw perde addirittura qualche metro. Ha vinto il gigante, ancora una volta. Nibali giosce: il primo della generale è ancora lui.

Antonio Casu

@antoniocasu_

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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