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Wimbledon, sipario: trionfa Djokovic, ma Federer è ancora Re

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Roger Federer Wimbledon

Roger Federer, finalista a Wimbledon: epica la sua battaglia con Djokovic

E’ stato bellissimo. E’ stata una finale epica, che è già entrata di diritto nella storia del tennis. Wimbledon 2014 ha regalato 3 ore e 56 minuti di emozioni a getto continuo nel suo atto finale. Alla fine della giostra, della maratona, ha trionfato Djokovic. Ma nel frattempo, ha vinto anche Federer. Anzi, ha vinto il tennis in generale. Una sfida superlativa, che ha restituito l’impressione di un livello tecnico decisamente più alto rispetto alla media dei top match negli ultimi 2 anni. Uno splendido ritorno al passato. A match finito, hanno goduto tutti. Innanzitutto Djokovic: il successo nel tempio del tennis lo ha riportato in cima alla classifica Atp. Ma ha goduto anche Re Roger, che a Wimbledon si è riscoperto giovane ed ha lasciato tanti dubbi in prospettiva futura: lo davano per finito, ma se gioca a questi livelli può continuare anche per altri 5 o 6 anni. Chissà, sognamo un po’. Dopo aver visto la supersfida di ieri non si può fare altrimenti.

FEDERER DA URLO NEL PRIMO SET – Nole parte inevitabilmente con i galloni del favorito, per quanto davanti abbia Sua Maestà Federer, re di Wimbledon a caccia del primato solitario di vittorie sull’erba più bella che c’è. Ma Djoko si fa preferire per tenuta fisica ed età. Sulla carta. Perchè poi Federer comincia a giocare e le certezze si ribaltano. Quando lo scambio è lungo. Djokovic è avvantaggiato, ma Federer spessissimo riesce a chiudere i colpi con 2 o 3 scambi. E poi, la sua prima di servizio è un capolavoro: praticamente impeccabile. Si arriva al tiebreak, nell’equilibrio generale. E li Federer dà il meglio: subito un minibreak che sposta l’inerzia del tiebreak, poi Nole recupera ma Roger piazza l’affondo finale: 7-6, e il centrale di Wimbledon va in delirio per il suo idolo.

DJOKOVIC DI PREPOTENZA: 2-1 – Ma nel secondo set, lo svizzero sembra accusare un calo di tensione, più che fisico. Djokovic ne approfitta subito con un break che porterà fino in fondo: 6-4 senza appello. Il terzo set procede invece sulla falsariga del primo: turni di servizio tenuti agevolmente, ed è di nuovo tiebreak. Djokovic va in vantaggio, Federer recupera il minibreak ma poi si perde e Nole sfonda: 2-1 per il serbo. Il sogno del ritorno del Re ad altissimi livelli pare sgretolarsi, ma il quarto set avrebbe regalato qualcosa di incredibile.

FEDERER E’ UNA MERAVIGLIA: RIMONTA DA URLO E 2-2 – Scorre placido il quarto set con Djokovic che sembra ormai ad un passo dal trionfo. Federer, infatti, dà l’impressione di aver mollato sul piano mentale – come spesso gli accade ultimamente – e va sotto 5-2: ad un game dal match, per il serbo è praticamente fatta. Ma li succede l’impossibile. Li scatta la meraviglia del tennis di Federer. Tiene il turno di servizio e poi infila il colpo di coda con un clamoroso break sul servizio dell’avversario: pubblico in visibilio. Roger stupisce perchè regala tanti colpi di classe, palle corte ed ad effetto. Nole risponde con dei passanti da Oscar. Il successivo turno di servizio vede lo svizzero dominare. Siamo 5-5, con un altro tiebreak che si profila all’orizzonte. Ma Federer intanto è risorto come la Fenice e piazza un altro break, tanto sontuoso quanto clamoroso: sul successivo servizio spezza Djokovic e va 7-5. Siamo 2-2, il pubblico rimane incantato. Sta succedendo qualcosa di favoloso.

DJOKOVIC VINCE LA BATTAGLIA, FEDERER KO. MA UN URLO SI ALZA: “GRAZIE A TUTTI” – Si riprende dal 2-2, con Federer che adesso sembra aver spostato l’inerzia del match totalmente a suo favore: mentale ma anche fisica. Roger tiene il suo turno di servizio agevolmente, Djokovic vince i suoi due con enorme fatica e sul 2-1 chiama il medical time out. Sembra alle corde, Nole. Federer fa 2-2, mette in seria difficoltà l’avversario sulla sua successiva battuta ma non riesce a strappargli il break. Si continua su questa falsariga all’infinito, fino al 5-4. Con Federer che in certe occasioni dà l’idea di peccare di pressappochismo: potrebbe chiudere tanti colpi con dritti più rapidi, ma continua a giocare palle corte per sfinire l’avversario. La tecnica si rivelerà un mezzo harakiri, perchè Djokovic ha energie infinite ed a sorpresa infila Roger: 6-4, 3-2 e trionfo a Wimbledon. Si conclude cosi quella che forse è stata la finale più spettacolare degli ultimi 5 anni e che entrerà nella storia come una delle più belle gare in assoluto nella storia del tennis. Vince Djokovic, vince Federer, vince il Tennis. L’urlo ideale che unisce il popolo di appassionati è questo: “Grazie a tutti e due. E’ stato fantastico”. 

Vincenzo Galdieri
Twitter: @Vince_Galdieri 

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