Cinema
It ritorna sugli schermi: mamma, ho paura del pagliaccio nel tombino!


It, tratto dall’omonimo romanzo di Stephen King
L’INCUBO PEGGIORE – «Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni, ma forse anche di più, ebbe inizio (…)» nel 1986, quando veniva pubblicato l’ennesimo incubo dorato di quel folle di Stephen King – Dio ce ne regali mille, di questi folli – che si apriva proprio con questa frase. A conti fatti, sono trascorsi ormai proprio ventotto anni. E quel pagliaccio maledetto è di nuovo qui, pronto ad assumere le sembianze delle nostre più recondite paure. Già, perché King è sempre stato un esoso ingordo di spaventi altrui e quindi non si è accontentato di creare un pagliaccio – l’emblema della gioia dei bambini, quello che ti faceva pregare il babbo: “dai papà! Andiamo al circo!” quando al circo si andava ancora – assetato di sangue giovane. No. Che banalità, signori! It è un Malia: muta la sua forma fino a divenire ciò che terrorizza maggiormente la sua prossima vittima: sanguisughe voltanti, Frankenstein, un ragno enorme, il tuo migliore amico. Sono certa che molti di voi sanno bene di chi sto parlando. E se i più fortunati se lo sono immaginati mentre leggevano un librone sotto le lenzuola, bene attenti a non lasciare i piedi a penzoloni, ai più non è stato richiesto uno sforzo d’immaginazione, se non quello di cercare una via di fuga quando, terrorizzati, guardavano quel sanguinario clown sullo schermo della tv. Nel 1990, infatti, il regista Tommy Lee Wallace (quello di Baywatch e Le nuove avventure di Flipper, l’avreste mai detto?) ci propose la miniserie televisiva che rese It il protagonista indiscusso di molti dei nostri peggiori incubi.
IL NUOVO FILM DI CARY FUKUNAGA– Secondo un sondaggio del magazine Radio Times, effettuato nel 2004, It sarebbe il programma più spaventoso mandato in onda dalla tv americana (seguito da X-Files e I segreti di Twin Peaks). Ma il genere umano è fatto così: ha bisogno delle proprie paure, dei propri mostri e dato che i vampiri sono ormai più dediti a romanticherie che a succhiarci via la vita dal collo, ecco che Cary Fukunaga (che dirige la serie True Detective per HBO) e la Warner Bros. sono pronti a restituirci il nostro terrore. E questa volta, sul grande schermo. Certo, Tim Curry resterà il vero It per molti di noi, ma lasciamo al cinema la sua abilità di stupirci. E spaventarci.
LA KING MANIA- Diciamocela tutta: il Re è ovunque. Non ritengo possibile contare sulle dita di una mano le persone che, non dico abbiano letto almeno un suo libro (ma dovreste farlo), ma che non abbiano almeno sentito parlare di uno dei film tratti dalle sue opere. King è pervasivo. Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare di Shining, Le ali della libertà, Stand by me, Il miglio verde, Carrie (di cui è stato fatto un recente remake), L’acchiappa sogni, Misery non deve morire, Cuori in Atlantide o la serie televisiva Under the Dome? Per citarne solo alcuni, perché Stephen King sforna libri con la velocità con cui una macchina lanciapalle scaglia palline da tennis. Non penso siate in molti, ma se avete alzato la mano vi consiglio di riparare. Lo dico per voi. Ci vediamo al cinema a settembre, allora. E non dimenticate: «Stanno stretti sette spettri sotto i letti a denti stretti».
Elisa Belotti
