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Italia, manifatturiero in ripresa: primo risveglio per i servizi
“Il trend resta positivo rispetto ad aprile. Nonostante l’indice Pmi di vendite dell’Eurozona sia leggermente sceso in maggio, rimane fermamente in territorio di espansione. L’area è sulla strada giusta per uno dei suoi migliori trimestri negli ultimi tre anni”: Rob Dobson, Direttore, Senion ecomist, di Markit Economics – società indipendente con sede nel Regno Unito, che sviluppa indagini tra le più influenti e autorevoli a livello mondiale – delinea in un intervista rilasciata a Repubblica.it lo scenario economico alla luce degli ultimi dati relativi al mese di maggio dell’indice Pmi, «Purchasing Managers Index», cioè indice dei direttori degli acquisti.
La figura del direttore agli acquisti è una figura chiave in un’azienda, perché deve ordinare le materie prime in vista della richiesta del mercato, e quindi ha il polso della situazione aziendale. Questi anticipano quello che sta realmente accadendo nell’economia, monitorando variabili come la produzione, gli ordini, i livelli di magazzino, l’occupazione e i prezzi nel settore manifatturiero, edilizio, delle vendite al dettaglio e terziario. Un barometro, basato su fatti e non su opinioni.
Questi sondaggi sono molto seguiti perché il campione è molto esteso e i risultati di queste inchieste si sono rivelati affidabili nel tracciare e anticipare la congiuntura.
Quali segnali emergono nello specifico?
“Ci aspettiamo una crescita del Pil di circa 0,4%-0,5%, meglio che nel primo trimestre. Comunque, ci sono ancora aree dell’Eurozona dove le aziende stanno facendo sforzi per vendere spingendo sugli sconti. Sebbene la domanda sia in crescita, appare come se questa crescita non abbia ancora avuto la forza di far sentire il suo impatto sui prezzi”.
Entriamo nel merito dei diversi segmenti, manifattura e composito
“La manifattura continua a vedere tassi di una più forte espansione in termini di espansione delle vendite. Nel manifatturiero, i produttori di impianti e macchinari hanno messo a segno la più forte crescita, un buon segnale che la spesa per investimenti sta facendo raccolta. Le vendite pure sono aumentate tra i produttori di beni di consumo e prodottori di semi-lavorati. Il recupero del settore dei servizi continua a guadagnare ritmo. L’outlook resta positivo ma incerto. Il recupero è stato irregolare e resta fragile, esposto al rischio di poter essere ributtato in recessione da fattori esterni”.