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Calciomercato Torino: arrivano Benassi e Sanchez Mino
Una bella iniezione per il Toro, che tra quattro giorni comincia ufficialmente la nuova stagione ma che ha ancora diversi vuoti da colmare. Ma intanto due caselle importanti e mancanti per il centrocampo granata sono arrivate: infatti Marco Benassi rappresenta un vero jolly del settore, potendo giocare da interno che da regista. Anche Sanchez Mino al Toro ormai è una formalità. Il Boca Juniors ha dato l’ok all’operazione che si chiuderà sulla base di 3,2 milioni. Una piccola dose di cautela è d’obbligo, visto i continui colpi di scena che hanno caratterizzato questa trattativa infinita, data per conclusa a più riprese ma mai arrivata alle firme.
ARRIVA MARCO BENASSI – Il giocatore classe ’94, nell’ultimo campionato ha raccolto 22 presenze con il Livorno, dov’era andato in prestito per farsi le ossa nella sua prima stagione in serie A. I nerazzurri a gennaio l’avevano promesso al Toro in comproprietà nell’ambito dell’operazione D’Ambrosio, ma dopo l’entrata in vigore della legge che vieta nuove compartecipazioni (infatti dall’anno prossimo saranno abolite completamente) aveva messo in discussione il suo approdo alla scuola di Giampiero Ventura. Ieri però c’è stata la svolta: il centrocampista arriva in granata in prestito con opzione per il riscatto del cartellino.
UN PROFILO DI SANCHEZ MINO – Dopo una lunga trattativa sembra giunta al capolinea la trattativa con il il giocatore classe 1990 ormai ex Boca Juniors, alto 1,77 m, argentino di cui Petrachi rimase stregato durante il soggiorno in Sud America, dopo aver visto qualche sua partita. É un giocatore molto duttile, può ricoprire svariati ruoli come terzino, ala mancina, o interno sinistro di centrocampo poiché dotato di ottimi piedi e tecnica pur essendo anche rapido. Basti pensare ai numeri: in stagione ha giocato 31 partite con quattro gol e otto assist, essendo un vero e proprio punto di forza del Boca.
Vedremo come Ventura riuscirà a plasmare questi due ragazzi molto giovani, ma anche dalle più rosee aspettative.
Gabriele Gianotti