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Pagelle Spagna-Cile 0-2: qual è la vera Roja adesso?
Notte di verdetti quella che si è vissuta ieri sera al Maracanà di Rio de Janeiro: la Spagna campione di tutto perde la seconda partita su due giocate in questo mondiale e dice addio clamorosamente alla competizione da squadra campione in carica. Nel primo match 5 gol presi dall’Olanda, nel secondo scontro sconfitta per 2-0 dal Cile di Vidal e compagni. E’ la fine di un’era, quella degli ultimi sei anni di dominio sia a livello di club che a livello di nazionali. Di seguito vi proponiamo le pagelle di Spagna-Olanda, per rivivere il match cliccate QUI.
SPAGNA
Casillas 6 – finito sul banco degli imputati dopo la Manita subita contro gli Orange, in questa occasione si può dire incolpevole: non può nulla sui gol e anzi è vittima di una difesa troppo lenta e impacciata. Unica pecca la respinta troppo centrale sul secondo gol del Cile.
Azpilicueta 5 – Spinge molto ma senza creare seri pericoli agli avversari. In compenso lascia voragini dietro di sé, nelle quali è bravissimo ad infilarsi Edu Vargas
Martinez 5 – Chiamato in causa per sostituire uno spento Pique, non fa meglio del blaugrana risultando anzi impacciato e lento.
S. Ramos 6 – Forse l’unico a salvarsi nella retroguardia delle Furie Rosse: combatte e ci prova anche in avanti con i suoi colpi di testa, ma non basta per trascinare i suoi alla rimonta
J.Alba 5,5 – Stesso discorso del compagno di squadra sull’altra fascia. Tanta spinta, spesso a vuoto, e enormi buchi lasciati dietro. In più da questo lato agiscono Sanchez e Isla, non proprio gli ultimi arrivati.
Busquets 5 – Lo schermo davanti alla difesa sarebbe il suo ruolo, ma i sudamericani passano da tutte le parti. Per di più si concede il lusso di sbagliare un tap-in facile facile su assist in rovesciata di Diego Costa.
Xabi Alonso 5,5 – Batterie scariche. Una stagione ad altissimi livelli con il Real Madrid campione d’Europa, poche chance di competere contro avversari molto più “affamati”. (dal 46′ Koke 6 – il talentino classe ’92 dell’Atletico ci prova, ma è troppo acerbo per trascinare una squadra in crisi da solo)
Pedro 5 – Poche idee, pochi lampi. Una prestazione sicuramente insufficiente singolarmente, unita al crollo che ha subito l’intera squadra. (dal 76′ Cazorla 6,5 – gli unici pericoli nell’ultima parte di gara arrivano dai suoi piedi: due tiri potenti e precisi, neutralizzati però da Bravo)
Iniesta 6 – L’illusionista ci prova in tutti i modi, duettando con Silva, lanciando in profondità Diego Costa, andandosi a prendere il pallone nella sua metà campo, ma non c’è nulla da fare: la squadra non gira. Un prestigiatore senza i suoi assistenti non può fare miracoli.
Silva 5 – Crolla insieme ai suoi, nonostante le qualità per spaccare il match ci siano tutte. Subisce immensamente la fisicità dei “mastini” che si trova davanti e non trova i tempi di gioco per ragionare.
Diego Costa 5,5 – Pochi palloni giocabili, due occasioni ghiotte fallite. Ha scelto di giocare con la Spagna proprio quando il ciclo era finito, snobbando il Brasile e i mondiali in patria. Il futuro bomber del Chelsea non riesce proprio ad incidere con la maglia roja, sarà la maledizione del Brasile? (dal 64′ Torres 5,5 – Missing. Si vede pochissimo e mai in situazioni pericolose.)
All. Del Bosque 5 – Paga l’attaccamento agli uomini che gli hanno permesso di vincere tutto negli ultimi anni, ma che sono evidentemente stanchi ed appagati, senza essere in grado di comprendere che il tiki-taka in realtà è finito già da qualche mese, morto insieme al Barcellona più deludente delle ultime 10 stagioni. Chi non si evolve prima o poi soccombe.
CILE
Bravo 7 – Omen nomen: alcuni interventi spettacolari e una prestazione sicura che tranquillizza i compagni di reparto. Bravo? No, ottimo.
Jara 6,5 – Unico difensore di ruolo schierato nel pazzo 3-5-2 di Sampaoli, serve da chioccia e da guida ai centrocampisti che lo circondano. Prestazione sicura e attenta.
Medel 7 – U. Catolica, Boca Junior, Siviglia e ora Cardiff City: carriera di tutto rispetto per il mediano riadattato per l’occasione a centrale di difesa. Ottima gara in evidente trance agonistica.
Silva 6,5 – Un altro centrocampista adattato nel reparto arretrato. Ottimo per l’impostazione e attento a coprire gli attacchi degli spagnoli.
Isla 7 – Volto noto al calcio italiano. Isla trova finalmente un’ottima prestazione dopo un campionato in panchina con la Juventus: dimostra tutto il suo valore, con corsa, buoni inserimenti e un intesa ritrovata con l’ex compagno all’Udinese Alexis Sanchez.
Diaz 6,5 – Tanta quantità e intensità per il centrocampista del Basilea, che non molla un secondo gli spagnoli non consentendogli di ragionare.
Aranguiz 7,5 – Ennesimo colpaccio dell’Udinese, che si è aggiudicata le prestazioni di questo ottimo centrocampista classe ’89. Intanto il colpaccio lo fa il giocatore stesso, che fredda Casillas con un tiro di punta che vale il gol del 2-0 e la qualificazione conquistata. (dal 64′ Gutierrez 6 – entra e continua ottimamente il lavoro svolto dal compagno)
Vidal 7,5 – C’era chi diceva che avrebbe saltato il mondiale per un ginocchio dolorante. Lui risponde con una prestazione monstre, tutta carattere e aggressività, da vero condottiero dei suoi. Guerriero. (dall’ 88′ Carmona s.v.)
Mena 6,5 – Buona prova per l’esterno del Santos che blocca bene Azpilicueta e prova anche a spingere in fase di appoggio.
Edu Vargas 7,5 – Ai tempi dell’ U. de Chile si diceva fosse un fenomeno: Inter e Napoli se lo contesero a lungo, poi i partenopei la spuntarono portandolo sotto il Vesuvio. Impatto shock con il calcio italiano, poche prestazioni senza concretezza né carattere e poi i prestiti al Gremio e al Valencia. Nell’ultimo anno la rinascita, con una semifinale di Europa League con il club spagnolo e adesso queste super prestazioni in tandem con Sanchez. Timbra il gol dell’1-0, andando a concretizzare un’azione corale del Cile da standing ovation. (dall’ 84′ Vadivia s.v. )
Sanchez 8 – E’ un fenomeno. A Barcellona non riesce ad esprimersi al 100% (comunque 21 gol in 54 presenze), ma in nazionale si scatena. Progressione impressionante, dribbling ubriacante e tecnica sopraffina. La Juve si morde le mani perché il prezzo ad ogni giocata lievita sempre più, ma Conte spera nella mediazione di Vidal e Isla per ricreare il trio delle meraviglie cileno a Torino.
All. Sampaoli 9 – Genio o pazzo? A nessuno importa più, ma la mossa di schierare un solo difensore contro i campioni di tutto della Spagna è quantomeno da manicomio. Eppure ha avuto ragione lui: ha fondato tutto sulla grinta e sul cuore dei suoi giocatori, affidandosi là davanti alla velocità e imprevedibilità di Sanchez e Vargas. Mental coach.
Jacopo Gino (@jacopogino)