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Pagelle Brasile-Messico 0-0: Ochoa miracolato, Fred pietrificato

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Ochoa Milan

Finisce 0-0 il secondo match dei padroni di casa che, dopo aver arrancato all’esordio con la Croazia, non riescono a battere il Messico di Peralta e compagni (CLICCA QUI per rivivere il match). 4 punti nel girone, insieme proprio alla Tricolor, con il rischio delle rimonta di Modric e compagni che, battendo il Camerun, salirebbero a quota 3 restando in corsa per la qualificazione agli ottavi. Tutto si deciderà nell’ultima partita, dove i verdeoro giocheranno contro gli africani privi della stella Eto’o, mentre i croati saranno impegnati in un dentro-fuori con i messicani. Di seguito vi proponiamo le pagelle di Brasile-Messico.

BRASILE

Neymar, il migliore tra i verdeoro in Brasile-Messico

Neymar, il migliore tra i verdeoro in Brasile-Messico

Julio Cesar 6,5 – E’ tornato l’acchiappasogni che gli interisti ricordano. Alcuni interventi degni di nota e tante sgridate ai compagni di reparto, troppo “addormentati”.

Dani Alves 6 – Parte bene spingendo tanto, ma il nuovo colore dei capelli in stile super sayan non gli permette comunque di essere decisivo per i suoi. Cala alla distanza.

Thiago Silva 7 – Leader difensivo e muro invalicabile. Dalle sue parti non si passa, ogni pallone è fermato dal gigante del PSG. Mezzo punto in meno per due fallacci che complessivamente avrebbero dovuto costargli il rosso, non visti o mal interpretati dall’arbitro.

David Luiz 6 – Fresco di trasferimento faraonico al PSG, dove troverà il compagno di reparto della nazionale verdeoro, si contraddistingue come al solito per alcuni blackout preoccupanti. Forse la folta chioma crea troppo calore nella zona del cranio.

Marcelo 6 – Dopo l’autogol all’esordio, prestazione lievemente migliore contro il Messico. L’esterno sinistro però non è brillante come l’abbiamo visto nel Real Madrid, forse a causa di una condizione fisica non perfetta.

Luiz Gustavo 7 – Chi si chiedeva come mai Mazzarri avesse indicato proprio lui come mediano ideale per la sua Inter probabilmente ha avuto la risposta che cercava. Prestazione maiuscola sia in fase di interdizione che in fase di impostazione, uno dei migliori dei suoi.

Paulinho 6,5 – Prestazione sufficiente per il centrocampista del Tottenham, che forse però dovrebbe cercare di anticipare di un tempo di gioco i suoi movimenti. Si fa vedere bene negli inserimenti, andando anche vicino al gol a fine primo tempo.

Ramires 5 – Corpo estraneo in questa squadra. Chiamato nella mischia al posto di Hulk, non da la copertura che Scolari avrebbe sognato e non contribuisce nemmeno alla fase offensiva. Da rivedere. (dal 46′ Bernard 6 – qualche buono spunto e qualche giocata interessante. Un talentino da tenere d’occhio per il futuro)

Oscar 6 – Buona prestazione per il baby talento del Chelsea, che però si fa vedere solo a sprazzi, uscendo troppo spesso dal vivo del gioco. Si può migliorare.  (dall’ 85′ Willian s.v.)

Neymar 7,5 – Migliore in campo per il Brasile e trascinatore di una squadra che fatica a carburare. Quando si accende la difesa del Messico entra nel panico, ma i suoi affondi in solitaria non riescono a portare a risultati concreti. Va vicinissimo al gol di testa, e su punione ma un intervento incredibile di Ochoa e un palo sfiorato gli negano la massima gioia.

Fred 4 – La maggior parte dei calciofili si è sempre chiesta cosa ci stesse a fare in una formazione come quella del Brasile. Il numero è notevolmente cresciuto dopo queste due partite del mondiale. Zero movimenti, zero occasioni da gol e pure l’onta della clamorosa simulazione contro la Croazia. Vergognoso.  (dal 68′ Jo 6,5 – entra subito nel vivo del gioco, proponendosi qualche volta in profondità. Meglio sicuramente del compagno di squadra.)

MESSICO

Ochoa 7,5 – Prestazione super per il portiere tricolor, che para di tutto per 90′. Attualmente svincolato dopo l’esperienza all’Ajaccio, sarà uno dei protagonisti del prossimo mercato.

Aguilar 6,5 – Buona prestazione per il terzino destro dell’America, nonostante avesse davanti a sé un mostro sacro come Neymar. Il talento del Barça è costretto a cercare spazi al centro, mentre anche Marcelo sbatte contro il muro eretto dai messicani.

Rodriguez 6,5 – Prestazione più che positiva per il roccioso difensore, che insieme a Marquez forma una coppia di centrali solida e collaudata.

Marquez 7 – 35 anni e non sentirli. L’ex Barça è immenso, dalle sue parti non si passa. Infinito.

Moreno 6,5 – Decisamente più giovane dei compagni di reparto, sfrutta la loro esperienza per migliorare e chiudere bene ogni spazio.

Layun 6,5 – Parte come terzino basso, totalmente assorbito dal compito di bloccare Dani Alves. Col passare del tempo però si sgancia e si fa vedere anche in proiezione offensiva, creando pericoli alla difesa verdeoro.

Herrera 6,5 – Ottima gara per il centrocampista del Porto, che contribuisce in fase di copertura e impensierisce Julio Cesar con alcuni tiri dalla distanza molto pericolosi.  (dal 76′ Fabian 6 – Entra per far rifiatare il compagno di squadra. Da una mano in fase di copertura e non disdegna qualche buon affondo che però finisce in un nulla di fatto)

Vazquez 7 – Prospetto interessantissimo, sforna una grande prestazione soprattutto in fase di impostazioe. Classe ’88, prezzo del cartellino intorno al milione e mezzo: chissà che qualche club di serie A non ci pensi seriamente.

Guardado 7 – Ottima prestazione per il centrocampista di proprietà del Valencia ma che ha disputato l’ultimo anno tra le fila del Bayer Leverkusen. Talento ed esperienza da vendere, al servizio della squadra.

Dos Santos 7,5 – Migliore in campo insieme al portiere Ochoa per il Messico. Imprevedibile, veloce e tecnico. Una vera spina nel fianco della difesa del Brasile, più lenta e macchinosa. (dall’ 84′ Jimenez s.v.)

Peralta 6,5 – La prima mezz’ra è un eremitaggio tra le fila verdeoro: il compagno di squadra più vicino è a 5o metri di distanza e di palloni giocabili neanche l’ombra. Poi il Messico esce dal guscio ed inizia a carburare anche il capocannoniere delle Olimpiadi di Londra 2012. Nel complesso buona prestazione. (dal 74′ Hernandez 6 – Troppo poco tempo per lasciare il segno, giusto una buona giocata e poco più)

Jacopo Gino (@jacopogino)

Classe '94, studente presso la facoltà di giurisprudenza di Torino. Aspirante giornalista, cerco di unire qualità nella scrittura, nuove idee e, quando serve, una buona dose di ironia. Perché leggermi? Perché non scrivo mai cose banali e cerco sempre di proporre nuovi spunti interpretativi sui temi di cui parlo

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