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Nishimura-gol, è iniziata Brasiliopoli
“Questo è il nostro mondiale” ha dichiarato il ct verdeoro Felipe Scolari qualche giorno fa ostentando grande sicurezza, e ci è mancato solo che tirasse fuori lo scontrino. Già, forse ha ragione lui, e quello che si è aperto ieri sera con il penalty indecente accordato al “momento giusto” ai padroni di casa dal signor Yuichi Nishimura da Tokyo è davvero il mondiale del Brasile. Certo, tutto può succedere nel calcio, persino quando il giocattolo è taroccato alla fonte (leggi Fifa), ma se il buongiorno si vede dal mattino allora è già notte fonda. “Signor Blatter, niente di personale” – ha detto martedì scorso il presidente della Football Association Greg Dyke al Caro Leader durante il Congresso della massima organizzazione del calcio – “ma se guardiamo alla reputazione della Fifa negli ultimi otto anni ci accorgiamo che la gente la associa a tangenti e corruzione”. Ecco, di tutto aveva bisogno l’immagine della Fifa, tranne che di iniziare un mondiale col signor Nishi…chi? e un rigore così.
MA CHE BRUTTA FAZENDA – “Se qualcuno in questo stadio ha visto che era rigore per favore alzi la mano – sbotta l’infuriato ct della Croazia, Niko Kovac – “E’ stato ridicolo, una vergogna. Non siamo stati rispettati, se questo è il modo per cominciare il Mondiale è meglio mollare e andare a casa. Qui la questione non è l’arbitro ma il fatto che abbiamo giocato contro il Brasile, la squadra favorita”. “Non si può vincere contro 12 uomini” – gli fa eco Lovren, autore del presunto fallo ai danni di Fred – “Siamo stati derubati”. Le accuse dei croati sono veementi e motivate, e Felipe Scolari – cui viene subito chiesto di commentarle – può cavarsela in mille modi, anche con un semplice no comment. E invece no. Di tutti i modi che ha, il mitico Felipão sceglie quello peggiore: “Il Brasile aiutato? Siamo cinque volte campioni del mondo, abbiamo per caso organizzato cinque mondiali? – si chiede con ironia del tutto fuori luogo l’allenatore più amato dai brasiliani – “Non abbiamo avuto giocatori come Pelé, Garrincha, Romario, Ronaldo, Ronaldinho e ora Neymar?” – insiste, prima di concludere col botto – “Per me era rigore. L’ho visto già una decina di volte in tv e per me era rigore”.
MANDATE A LETTO I BAMBINI, C’E’ IL CALCIO IN TV – Ok, prendiamo atto che per il mister che aspira ad uguagliare (come Del Bosque) il record di Vittorio Pozzo – due mondiali – il rigore su Fred c’era e il signor Nishimura ha fatto bene a concederlo. Glielo rinfacceranno tutti alla prima occasione e anche in quelle successive, può contarci. Tuttavia, la sensazione che al danno si aggiunga pure la beffa è molto forte, quasi quanto la tentazione di spegnere la tv o di guardare qualcos’altro, perlomeno quando gioca il Brasile. Dicevano che con tutto quello che è successo e sta succedendo – scioperi, operai morti nei cantieri degli stadi, sommosse popolari, ecc. – la Coppa l’avrebbe sicuramente vinta la Seleção, altrimenti…sai che tragedia? Dicevano anche che una replica del Maracanazo (con la vittoria dell’Uruguay, i 34 suicidi e i tre giorni di lutto nazionale) era improponibile, e che gli “aiutini” decisivi non sarebbero mancati. Che dite voi, dicevano bene?
Mah, chissà. In fondo, la palla è rotonda: nel 2006 a finire über alles non fu la fortissima squadra di casa, ad esempio, e qualcuno (il Caro Leader) ci restò così male da disertare la cerimonia di premiazione. Chissà, a volte la storia si ripete…
Enrico Steidler