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Sampdoria, Massimo Ferrero è il nuovo presidente
Parlare di “colpo di scena”, in questo caso, è più che consentito: da oggi, infatti, la Sampdoria è di proprietà del produttore cinematografico Massimo Ferrero. In un tal sorprendente clamore, a ufficializzare il passaggio di consegne è stato proprio Edoardo Garrone durante la conferenza stampa avvenuta in data odierna alle 13: “In sette anni si sono presentati acquirenti ma nessuno era credibile. Poco tempo fa mi ha contattato con grande discrezione un imprenditore italiano, Massimo Ferrero. Ha dimostrato serietà, concretezza e mi ha convinto che farà bene. Questa mattina dopo diversi consigli di amministrazione abbiamo perfezionato la cessione. In 12 anni di Sampdoria ho l’orgoglio di dire che la società è stata salvata due volte: con l’acquisto di mio papà e dopo la B. Anni di sacrifici, amarezze e soddisfazioni”, dichiara Edoardo Garrone, consapevole di aver raggiunto i suoi obiettivi, rendendo la società blucerchiata “solida, seria e trasparente”.
LA SCENA VA A FERRERO – Le sue prime parole da vertice del club blucerchiato sono nei confronti di Sinisa Mihajlovic e sul possibile ritorno di Antonio Cassano: “Mihajlovic è il mio mito: il numero uno. Cassano? Lo chiederò a Mihajlovic se ne ha bisogno. La mia Samp sarà come Ben Hur”. La presentazione continua con la “sfida” lanciata al collega Aurelio De Laurentiis, nella quale si prospetta già vincitore; non terminano, inoltre, le dichiarazioni su Cassano, decorate dalla sua idea di calcio: “Il ritorno di Cassano alla Sampdoria dopo i Mondiali? E perché no? Io voglio solo vincere. Voglio calcio-spettacolo, farò di tutto per vincere il più possibile”. E detto da un uomo che lavora per lo spettacolo da circa cinquant’anni, i tifosi della Samp possono ben sperare. Evita, inoltre, di argomentare le cifre della cessione perché, a detta sua, “sporca tutto” ed alla domanda riguardante l’appetibilità del calcio italiano, utlizza le seguenti parole: “Di appetibile c’è solo un piatto di maccheroni. Per quanto mi riguarda trovo questa città, questa squadra bellissima, che non deve invidiare niente a nessuno. Io voglio portare qui il calcio spettacolo, assieme al business. Le due cose devono andare di pari passo. Se riusciamo a riprendere i soldi spesi attraverso il nostro business avremo la possibilità di acquistare di nuovo”.
SUL MERCATO – Nonostante l’impegno e la passione, l’ormai ex presidente Edorardo Garrone ha consegnato a Ferrero una società che ha chiuso con un bilancio in rosso (-13 milioni), che certamente blocca le aspettative sia di Mihajlovic sia dell’esigente tifoseria sampdoriana. Adesso, però, le idee sono tornate: per l’attacco, infatti, si pensa ad Alessandro Matri, al ritorno di Fabio Quagliarella, o del già citato Cassano. Intanto è vicina la conferma in blucerchiato di Manolo Gabbiadini, così come quella di De Silvestri, mentre è ormai certo l’addio di Maxi Lopez. In difesa Salomon resta e ciò potrebbe portare Andrea Costa ad un suo ipotetico trasferimento al Cagliari, così come è da valutare il prezzo del tedesco Mustafi, che piace ad alcuni club della Bundesliga, in base al suo impiego nel Mondiale. Un probabile primo acquisto per il neo-presidente Ferrero potrebbe essere il portiere, forse uno tra Frison, in forza al Catania, o il rumeno Tatarusanu, ex dello Steaua Bucarest, adesso ingaggiato a parametro zero dalla Fiorentina, che preferirebbe comunque Neto. Massimo Ferrero, dunque, dovrà subito mettersi di grande impegno per presentarsi nel miglior dei modi ai suoi tifosi e al calcio italiano.
Alessandro Triolo