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Mancini e il Galatasaray si separano
Roberto Mancini ha ottenuto la risoluzione consensuale del contratto che lo legava al Galatasaray. Dopo solo otto mesi si conclude quindi l’avventura turca del tecnico jesino, arrivato ad Istanbul il 30 settembre 2013, dopo l’esonero del guru Fatih Terim che aveva lasciato in eredità una squadra quasi allo sbando: solo undicesima in classifica nella Turkcell Süper Lig e quasi eliminata dal girone di Champions League. L’arrivo di Mancini aveva portato al Gala l’esperienza internazionale e l’organizzazione tattica tipica italiana e i risultati si sono subito visti.
MANCINI ABDICA – L’ex tecnico di Inter e Manchester City ha salutato così tifosi e società: «Ho deciso di terminare la mia esperienza al Galatasaray – ha dichiarato all’Ansa – Con il club abbiamo consensualmente stabilito di sciogliere il rapporto di lavoro. Come allenatore comprendo le esigenze del mio club. Quando ho accettato l’incarico di tecnico del Gala gli obiettivi erano diversi. In questi 8 mesi, pur partendo da una stagione in parte compromessa, ho svolto il mio lavoro spinto dalla passione». Mancini chiude poi dedicando un pensiero al mondo Galatasaray: «Con dispiacere lascio Istanbul ed i tifosi entrambi splendidi; un saluto affettuoso al presidente, alla squadra ed a tutti i collaboratori che hanno lavorato con talento e lealtà». Sicuramente un’esperienza positiva per il Mancio, che paga probabilmente il ridimensionamento a cui la società turca deve far fronte dopo che, negli ultimi anni, aveva investito molto sul mercato, vedi Sneijder e Drogba. Mancini ha sollevato la Coppa di Turchia, eliminato la Juventus in Champions League ottenendo la qualificazione agli ottavi di finale – eliminato poi dal Real Madrid – e portato il Galatasaray al secondo posto in campionato dietro al Fenerbahçe campione.
DALLA TURCHIA – Il presidente del Galatasaray, Aysal Ünal, ha raccontato a “NTVSpor” i motivi della separazione con il tecnico: «Mancini voleva tre calciatori stranieri in tre diversi ruoli per migliorare le nostre chance in Champions League e non voleva giocatori turchi – ha dichiarato – Ma i tre giocatori che voleva erano tutti sotto contratto e la decisione della Federcalcio turca di limitare il numero di calciatori stranieri e le sanzioni ricevute dalla Uefa hanno reso difficili i nostri movimenti sul mercato». Questione di mercato quindi: l’impossibilità del Galatasaray di acquistare i tasselli giusti che Mancini aveva dichiarato imprescindibili per raggiungere gli obiettivi che si era prefissato. Aysal parla poi del futuro della guida tecnica dei turchi: «Lucescu mi piace ma è sotto contratto con lo Shakhtar, stiamo cercando anche in Germania e Olanda». Staremo a vedere chi sarà il successore di Mancini, che intanto è nuovamente a caccia di una panchina, magari con l’obiettivo di sedersi su quella dell’Inghilterra dopo il Mondiale, come si mormora oltre la Manica.
Jacopo Rosin (@JacopoRosin)