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Inter, da Biabiany a… Biabiany! I deliri del calciomercato nerazzurro

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Sembra uno scherzo, ma non lo è: l’Inter torna a cercare Jonathan Biabiany, dimostrando come dal 2010 in poi la parola “programmazione” sia stata cancellata dal dizionario nerazzurro. Guardando bene il film del mercato interista degli ultimi 4 anni infatti si nota un filo rosso che unisce diverse trattative, partendo da Biabiany per tornare appunto a… Biabiany! Protagonista principale Marco Branca, complici (ehm… co-attori!) Ausilio e Moratti. Vittime innocenti il sopracitato esterno francese, Pazzini, Cassano e Belfodil. Anche se forse sarebbe più corretto dire che le vere vittime di questa storia sono coloro i quali l’Inter la amano e che hanno continuato a farlo nonostante le ultime quattro stagioni disastrose. Non ci state capendo più niente? Mettiamo ordine!

GLI ALBORI DEL DELIRIO – Jonathan Biabiany arriva all’Inter a 16 anni e disputa due ottime stagioni con la maglia della Primavera. Dopo un anno e mezzo di prestito al Modena (gennaio 2008 – giugno 2009), viene prima preso in prestito dal Parma e poi acquistato in comproprietà, a gennaio 2010, nell’affare Mariga. Dopo un anno alla corte di Ghirardi il ritorno in nerazzurro per 4,5 milioni: a giugno 2010 viene presentato insieme a Coutinho come giovane talento su cui si fonderà la squadra di Benitez. Il primo gol arriva nella finale nel Mondiale per club con il Mazembe. Sembra l’inizio di una brillante carriera nerazzura, mentre invece il destino beffardo ha in mente tutta un’altra storia…

Cassano e Pazzini, entrambi ex Inter, con la maglia della Nazionale

Cassano e Pazzini, entrambi ex Inter, con la maglia della Nazionale

TRATTATIVA NUMERO 1: BIABIANY- PAZZINI – Gennaio 2011, l’Inter è alla disperata ricerca di un bomber per il neo-allenatore Leonardo. Il 28 gennaio scatta la scintilla con la Sampdoria: Piazzini all’Inter, Biabiany al club di Garrone con un conguaglio di 12 milioni in favore dei blucerchiati. Un trasferimento che sul momento sembrava perfetto, con il Pazzo che partì benissimo in nerazzurro (doppietta e rigore procurato nel rocambolesco 3-2 con il Palermo) e la partenza dell’ala francese, forse troppo acerba per i colori nerazzurri, che non lasciò grossi rimpianti tra le fila degli interisti.

TRATTATIVA NUMERO 2: PAZZINI – CASSANO – Pazzini gioca un anno e mezzo con la maglia nerazzurra, mettendo a segno 19 reti in 60 presenze ma soffrendo l’incompatibilità con il Principe Milito. Ad agosto 2012  Stramaccioni da il via libera per lo scambio: Pazzini al Milan, Cassano e 7,5 milioni ai nerazzurri e tutti felici. Guarda a caso i due formavano la coppia d’oro della Sampdoria versione 2009/2010. Cassano parte bene dichiarando amore eterno all’Inter e stima infinita nel tecnico che tanto ha creduto in lui, Andrea Stramaccioni. L’idillio si rompe a inizio marzo: Cassano e Stramaccioni litigano duramente (c’è chi dice che siano addirittura arrivati alle mani) e tra i due la società sembra scegliere il tecnico romano (alla fine diranno addio entrambi). Cassano chiude la stagione e l’esperienza nerazzurra con 39 presenze, 15 assist e 9 gol.

TRATTATIVA NUMERO 3: CASSANO – BELFODIL – Al posto di Stramaccioni arriva Mazzarri, allenatore che aveva creduto in Cassano e lo

Biabiany e Belfodil, entrambi ex Inter, con la maglia del Parma

Biabiany e Belfodil, entrambi ex Inter, con la maglia del Parma

aveva fatto rinascere alla Samp dopo gli anni bui di Madrid. La grande stima tra i due lascerebbe intendere un matrimonio felice all’ombra della Madunina ma invece ancora una volta il destino interviene; Mazzarri da l’ok per la cessione di Cassano al Parma (cosa che il barese tuttora non gli ha perdonato): ai ducali il cartellino del barese e 10 milioni, all’Inter la metà del cartellino di Ishak Belfodil, giovane promessa che tanto bene aveva fatto con la maglia biancocrociata. Tutti felici, soprattutto il Parma che si ritrova in casa un Fantantonio rinato, mentre l’Inter cerca senza successo di far carburare l’algerino.

TRATTATIVA NUMERO 4: BELFODIL-BIABIANY – Il cerchio si chiude. Adesso l’Inter vuole riportare a casa Biabiany ed è disposta a dare indietro la sua metà di cartellino di Belfodil al Parma. Siamo all’ultimo atto di una serie di movimenti di mercato, rivelatisi per la maggior parte dei flop clamorosi. Riassumendo: Biabiany è stato cresciuto in casa, ceduto al Parma e riacquistato nel giro di 3 anni. In sei mesi è stato etichettato come bidone e svenduto alla Sampdoria per prendere Pazzini (insieme a 12 milioni), il quale poi è stato scambiato con Cassano, che dopo solo una stagione è stato regalato al Parma (con 10 milioni di dote) per prendere la metà del cartellino di Belfodil. L’algerino ha visto il campo forse 2/3 volte con la maglia dell’Inter e adesso, dopo sei mesi di prestito al Livorno, potrebbe essere ridato al Parma per riprendere Biabiany. Undici sessioni di mercato e tanti milioni per tornare esattamente (o quasi) al punto di partenza. E questa volta non basterà un ashtag #Brancavattene per mettere a tacere l’evidente delirio del mercato nerazzurro.

Jacopo Gino

Classe '94, studente presso la facoltà di giurisprudenza di Torino. Aspirante giornalista, cerco di unire qualità nella scrittura, nuove idee e, quando serve, una buona dose di ironia. Perché leggermi? Perché non scrivo mai cose banali e cerco sempre di proporre nuovi spunti interpretativi sui temi di cui parlo

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