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Italia ai Mondiali: perchè sarà un flop?
Il 14 Giugno inizierà ufficialmente il mondiale dell’Italia. Nel caldo di Manaus gli azzurri dovranno contrapporsi agli “eterni nemici” dell’Inghilterra, prima di affrontare Costa Rica e Uruguay, le altre rivali del Girone D. Spedizione azzurra che comincia sotto forti polemiche e perplessità attorno alla stessa squadra, ma quali potrebbero essere più di tutti i problemi della nazionale di Prandelli?
MODULO – Il percorso di qualificazione dell’Italia si è rivelato finalmente trionfale, con una qualificazione ottenuta con ampio anticipo e che sembrava poter consentire qualche esperimento in più a Prandelli per cercare nuove soluzioni. A questi esperimenti si è arrivati però solamente con l’amichevole col Lussemburgo e della curiosa scelta del 4-1-4-1. I movimenti sono sembrati macchinosi e statici. Pirlo è apparso spaesato prima ancora mentalmente che fisicamente nel congegno tattico Prandelliano, Candreva è rimasto statico sulla fascia “attappando” le discese di Abate mentre Balotelli è stato cercato solo con lanci lunghi, di certo non il massimo per una punta che non fa del movimento la sua caratteristica principale. Unica soluzione interessante il movimento ad accentrarsi di Marchisio per aprire spazi allo stesso De Sciglio.
I CALCI PIAZZATI – L’Inghilterra può vantare una batteria di colpitori di testa di alto livello come dimostrato anche dall’amichevole col Perù dove Jagielka e Cahill hanno trovato goal proprio su angolo. Allo stesso tempo l’Uruguay si presenterà con Diego Godin, Cavani, Lugano ed altri elementi pericolosi nel gioco aereo. Di certo non il massimo per una difesa che sarà presumibilmente formata dai terzini del Milan e dai centrali della Juventus, squadre che della fase difensiva sui calci piazzati non hanno di certo fatto il proprio punto di forza.
BALOTELLI – Se l’Uruguay potrà contare in assenza di Suarez (Almeno per le prime 2 partite) su Cavani e l’Inghilterra su Rooney e il periodo d’oro di Sturridge, di certo non si può dir lo stesso per l’Italia. La prima punta presumibilmente sarà Balotelli, mai andata oltre i 14 goal in campionato e troppo incostante per garantire goal sicuri. Scalpitano Immobile e Cassano, col primo che cercherà di sfruttare il minutaggio a disposizione e il secondo che, come sempre, sarà la vera scheggia impazzita.
Dario Di Ponzio