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Sfortune Mondiali: Montolivo è solo l’ultimo…

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Italia-Irlanda 0-0, infortunio Montolivo

La fortuna non esiste. La fortuna te la crei. La fortuna è solo una scusante agli insuccessi.

Sarà… Ma siamo certi che se provaste a sentire l’opinione di tale Riccardo Montolivo, centrocampista del Milan e della Nazionale italiana, vi risponderebbe tutt’altro. Perchè va bene tutto: la professionalità, l’impegno, la corretta alimentazione, la forza fisica e quella mentale. Ma se in un’amichevole pre- Mondial,e che conta meno di zero, succede il patatrack…la fortuna, o la sfortuna, assumono una forma più reale che mai. In realtà, il buon Monto non è stato l’unico (e non sarà nemmeno l’ultimo) calciatore a dover fare i conti con una iella simile. Molti altri players, nel corso della storia, si sono arresi a causa di imprevisti problemi fisici. Con la beffa atroce di trovarsi a un passo dal Mondiale, il sogno di tutti quelli che fanno questo (fortunato) mestiere.

Bettega, qui con la maglia della Juventus, saltò per infortunio il Mundial del 1982

Bettega, qui con la maglia della Juventus, saltò per infortunio il Mundial del 1982

GENESI – Andando molto indietro con la memoria, Roberto Bettega è stato forse il primo “infortunio Mondiale” degno di nota. I legamenti del ginocchio saltarono in una gara di Coppa UEFA contro l’Anderlecht, quando il portiere avversario Munaron gli franò addosso. L’attaccante della Juventus non partecipò quindi alla spedizione italiana che poi vinse il famoso Mundial del 1982. Tutto sommato andò bene così, visto che al suo posto partì un certo Paolo Rossi

LE INFERMERIE DI FRANCIA 98′ – Il Mondiale più catastrofico della storia recente, da questo punto di vista, fu senz’altro quello del 1998, giocatosi in Francia. L’ Italia, quell’ anno, dovette fare a meno di due perni della difesa, entrambi della Juve: Angelo Peruzzi, che si infortunò in “stile Montolivo“, cioè a pochi giorni dai Mondiali e quand’era già in ritiro; Ciro Ferrara, che causa la rottura della gamba in un match di campionato col Lecce non riuscì a recuperare in tempo. Il Brasile, da parte sua, perse forse l’uomo più rappresentativo insieme a Ronaldo: Romario. Il furiclasse verdeoro diede forfait: indimenticabili le sue lacrime in conferenza stampa, all’annuncio del misfatto. Chissà, forse Zidane e soci non avrebbero avuto vita tanto facile…

Canizares, saltò il Mondiale del 2002 a causa di una boccetta di profumo

Canizares, saltò il Mondiale del 2002 a causa di una boccetta di profumo

OCCHIO, MALOCCHIO … – In ordine temporale, nel 2002 il Brasile disse addio ad Emerson, uno dei centrocampisti allora più forti del pianeta, che   si lussò una spalla in allenamento, mentre giocherellava coi compagni. La Spagna, invece, visse forse la beffa più grande: il portiere Canizares si infortunò con una boccetta di profumo, che cadendogli su un piede glielo fratturò. Quattro anni dopo, la strepitosa cavalcata azzurra fu orfana di Bobo Vieri, costretto ad annullare il volo per Berlino a causa di una lesione al ginocchio in una gara col Monaco. Nel 2006, anche l’altra finalista, la Francia, vide out un attaccante di peso: Djibril Cissè, che nell’amichevole pre-Mondiale si ruppe tibia e perone.

PASSATO RECENTE – Nel 2010, sotto gli occhi della Spagna dominatrice, l’Inghilterra vide infortunarsi i due “capitani: prima Beckham, che col Milan si ruppe il tendine d’achille, e poi Rio Ferdinand, che in allenamento fu falciato da Heskey e disse addio ai sogni di gloria. Lo stesso anno, anche Ballack (altro capitano, della Germania) fu fuori dal Mondiale: fatale fu l’entrata di jerome Boateng nella finale di FA Cup giocata col Chelsea.

Antonio Fioretto (@FiorettAntonio)

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