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Ciclismo

Pagelle Giro d’Italia, 20a tappa: Rogers eroico, Aru ragioniere

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Nairo Quintana, talento della Movistar

Michael Rogers ha conquistato l’Inferno. L’australiano della Saxo Tinkoff ha vinto, un po’ a sorpresa, la ventesima tappa del Giro d’Italia e l’ha fatto sulla montagna più difficile, lo Zoncolan, vestito a festa grazie a migliaia di tifosi presenti sugli “spalti” friulani. Nairo Quintana ha controllato agevolmente la corsa correndo a braccetto con Uran: la maglia rosa è sua, meritatamente.

Fabio Aru ha vinto la 15a tappa del Giro d'Itali

Fabio Aru conquista il podio del Giro d’Italia

LE PAGELLE DELLA VENTESIMA TAPPA DEL GIRO D’ITALIA

TOP 

ROGERS 10 | Meraviglioso. I nomi candidati alla vigilia per vincere sullo Zoncolan erano tanti, ma alla fine l’ha spuntata un insospettabile australiano, che ha conquistato la tappa grazie ad una splendida fuga da lontano. In molti lo davano per finito ed invece ha corso un Giro da grande protagonista.

QUINTANA 9,5 | Doveva ammazzare il Giro e  l’ha fatto nella terza settimana. Messe da parte le polemiche sulle maledette “safety bike”, il colombiano ha dimostrato in più occasioni di essere nettamente il più forte. Sorride poco, ha quell’espressione un po’ così, ma è comunque uno splendido vincitore.

ARU 9 | Un grande campione non usa solo le gambe, ma soprattutto la testa. Lo scalatore di Villacidro non è stato particolarmente brillante sullo Zoncolan, ma ha saputo gestirsi come meglio non avrebbe potuto, respingendo alla grande gli attacchi di Pozzovivo e Majka. Podio meritatissimo per lui.

FLOP 

POELS 5 | Un gesto da evitare. Sul piano sportivo è protagonista in positivo, ma aver tolto gli occhiali ad un “tifoso” troppo acceso e averglieli poi buttati via abbassa nettamente il voto. Non si fa.

EVANS 4,5 | Un’ultima settimana da dimenticare. Aspettarsi un calo (vista l’età) era normale, ma ci si aspettava anche che avrebbe lasciato un segno. Non l’ha fatto, ma ha confermato comunque per l’ennesima volta di essere un grande campione.

I “TIFOSI” 0 | Il calore del pubblico è la vera anima del Giro d’Italia, ma in certi casi si esagera. Il “tifoso” che ha quasi buttato giù dalla bici Bongiorno, i “tifosi” che hanno esagerato con la grappa ed hanno spinto i corridori non sono veri tifosi, ma personaggi alla ricerca di uno stupido momento di celebrità. Fortunatamente, sono solo una piccola minoranza.

Antonio Casu

@antoniocasu_

 

 

 

Inseguo il sogno di diventare giornalista dal 1989, anno in cui sono nato. Appassionato di ciclismo e calcio, mi impegno per raccontare il mondo dello sport da un punto di vista particolare, un po' eclettico, un po' folle.

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