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Udinese work in progress, mentre Delneri dice sì

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Gigi del Neri

Gigi Delneri ha deciso: sarà l’allenatore dell’Udinese. Il tecnico di Aquileia si è convinto dopo l’iniziale rifiuto della scorsa settimana che sembrava avesse spianato la strada ad Andrea Stramaccioni.

SCELTA D’ESPERIENZA – Ha del clamoroso il dietrofront del 64enne ex tecnico di Juventus e Chievo Verona che solo pochi giorni fa aveva dichiarato di aver respinto la proposta del DS dei friulani Giaretta poiché a suo dire, non era stato cercato con necessaria convinzione dai bianconeri. Tra la giornata di lunedì e quella di ieri però le parti si sono riavvicinate in maniera decisiva e salvo clamorosi scossoni nelle prossime ore ci sarà l’annuncio ufficiale che legherà Del Neri alla società della famiglia Pozzo.

SCOMODA CONVIVENZA – Il principale nodo da sciogliere è quello legato allo staff e alla libertà di manovra che avrà il tecnico friulano nelle scelte sia di campo che in sede di mercato. Sono infatti ancora sotto contratto diversi uomini dello staff del ex allenatore e nuovo direttore tecnico dei bianconeri Francesco Guidolin e bisognerà capire se essi potranno restare nel team di Del Neri oppure se sarà necessario terminare i rapporti con Diego Bortoluzzi (vice di Guidolin) e il preparatore dei portieri Di Iorio. Non è però da sottovalutare l’influenza dello stesso Guidolin il quale ha deciso di lasciare la panchina per un ruolo più supervisionale e di conseguenza vorrà comunque avere voce in capitolo su tutte le scelte che riguardano il campo.

Francesco Guidolin e Totò Di Natale

Francesco Guidolin e Totò Di Natale

IL FUTURO DEL CAPITANO – Altra questione da dirimere è quella legata al futuro del capitano Antonio Di Natale, il 37enne napoletano a inizio anno aveva spiazzato tutti dichiarando che quella appena conclusa sarebbe stata la sua ultima stagione da calciatore. Totò che l’estate scorsa ha rinnovato il contratto coi friulani per 2 anni con’opzione per il terzo, non è più tornato sulla questione ritiro forse spinto anche dal suo brillante finale di stagione e dalla possibilità di stabilire nuovi record realizzativi. Sarà sicuramente importante per lui parlare col nuovo tecnico e capire se su di lui è ancora posta la stessa incondizionata fiducia che gli dava Guidolin.

Si prospetta quindi molto diversa questa Udinese 2014/2015 che nei prossimi giorni dovrà anche decidere il futuro delle pesantissime comproprietà di Cuadrado e Candreva, un vero e proprio cantiere aperto come quello dello stadio Friuli che alla fine della prossima stagione dovrebbe essere pronto per accogliere squadra e tifoseria con l’obiettivo di tornare nelle zone altissime della classifica.

Alex Rivolta

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