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World League: l’Italvolley vince in Brasile dopo 11 anni

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Mauro Berruto allenatore dell'Italia di volley

Questo lo scoop del mondo della pallavolo di venerdì, 23 maggio 2014, data di esordio della nazionale italiana nella World League. Ieri però, nella seconda giornata della competizione mondiale, l’Italvolley bissa il risultato ottenuto venerdì contro i giocatori verde-oro portando a casa un’altra vittoria per 3 a 1. Grande soddisfazione in casa azzurra che inizia la grande stagione mondiale.

Mauro Berruto, allenatore dell’Italvolley

IL MATCH – Buona la partenza per gli azzurri che, grazie ad una costante di incisiva presenza a muro di Matteo Piano e la grinta dello zar, chiudono il primo parziale per 17-25. Il secondo set, nonostante la buona prestazione degli azzurri, è conquistato dai brasiliani per 26 a 24, risultato che pero’ non serve a fermare gli azzurri che conquista il 3° e 4° set, chiudendo così il match e terminando questo primo week end di World League con il massimo dei punti.

I MIGLIORI –  Straordinario Rossini ricezione e difesa, molto presente ed efficace. Per Matteo Piano altissime le percentuali a muro con cui ferma più e più volte attaccanti brasiliani. Ottima prestazione per i due martelli in battuta, in attacco e anche in difesa. Efficace Birarelli soprattutto in battuta con la sua float, che gli permette di conquistare parecchi aces. È Zaytsev il solito uomo della provvidenza che realizza percentuali altissime, in battuta e in attacco. Resta infine Travica, molto importante per la squadra grazie ai pochissimi errori in battuta, fondamentale potente e preciso che spesso mette in difficoltà la ricezione avversaria; lucida la regia e ottimo lo smistamento del gioco. La prossima tappa sarà in Italia, e noi attendiamo che i nostri eroi tornino a casa.

Giuliana Spinella

Classe '94, studente presso la facoltà di giurisprudenza di Torino. Aspirante giornalista, cerco di unire qualità nella scrittura, nuove idee e, quando serve, una buona dose di ironia. Perché leggermi? Perché non scrivo mai cose banali e cerco sempre di proporre nuovi spunti interpretativi sui temi di cui parlo

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