Formula 1
Addio Sir Jack Brabham, leggenda australiana della Formula 1
Dopo una lunga battaglia contro una malattia al fegato Jack Brabham si è spento questa mattina nella sua amata Australia all’età di 88 anni, vera leggenda dell’automobilismo e uomo simbolo dello sport australiano.
SELF-MADE MAN – Un uomo che si è fatto da solo. Questa l’immagine più rappresentativa per descrivere Jack Brabham e la sua vita trascorsa fianco a fianco al mondo dei motori e della Formula Uno. Nato nel 1926 a Hurtsville, piccola cittadina a sud di Sydney, sviluppò un grande interesse per l’ingegneria che lo portò gioco forza ad occuparsi di motori e a collaborare con la Royal Air Force nei difficili anni della seconda guerra mondiale. Nell’immediato dopo guerra inizio la sua carriera da pilota che lo vide vincere due titoli iridati nel 1959 e nel 1960 sotto i colori della Cooper Car Company, scuderia di matrice britannica. Dopo alcuni anni di difficoltà tecniche ed economiche decise di lasciare la Cooper e nel 1966 diede alla luce la sua creatura, la Brabham Racing Organization con la quale conquistò da pilota il suo terzo titolo mondiale entrando nella storia dalla porta principale come unico guidatore ad aver conquistato la classifica piloti al volante della propria scuderia. Ritiratosi a 44 anni Brabham rimase a lungo coinvolto nel mondo della Formula Uno collaborando per anni con il comitato organizzatore del GP di Australia a Melbourne.
SIR IN PISTA E NELLA VITA – Nel 1977 venne nominato Cavaliere della Regina diventando per tutti Sir Brabham, meritato attestato di stima per un uomo sempre corretto ed disponibile sia al volante che nella vita di tutti i giorni, stile che gli valse ad inizio carriera il soprannome di “Black Jack”, persona mai sopra le righe in una elegante riservatezza . Le parole del figlio David raccontano “ un giorno molto triste per tutti noi. Mio padre è morto serenamente a casa questa mattina all’età di 88 anni, ha avuto una vita incredibile, realizzando più sogni di chiunque altro”. La sua determinazione e la volontà di superare le difficoltà rimarranno sempre una vera e propria icona per tutti gli appassionati di Formula Uno.
Andrea Bonfantini