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Stars and Barns: i Top&Flop dei Playoff Nba
Pubblicato
9 anni fa|
Editor
Simone Viscardi
Ci siamo quasi. Anche le semifinali di Conference vanno in archivio, con il loro tradizionale carico di delusioni, gioie infinite e sogni infranti. Con la nostra consueta rubrica scopriamo quelli che sono stati i migliori del seconfo turno di Playoff Nba e coloro invece che hanno lasciato solo l’amaro in bocca ai propri tifosi, cercando di prevedere cosa succederà nelle attesissime finali di Conference. Come sempre, buon divertimento!
TOP&FLOP TEAMS – La semifinale più a senso unico è quella che ha visto come protagonisti i San Antonio Spurs. Parker e compagni hanno letteralmente spazzato via i Blazers, squadra rivelazione del primo turno, dove avevano eliminato a sorpresa Houston. Al di là dei limiti tecnici ed esperienziali (che vedremo più avanti) della squadra dell’Oregon, la sensazione che lascia questa serie è quella di una squadra lanciatissima verso un obiettivo, ossia riprendersi quello che le è stato tolto a un centimetro dal raggiungimento un anno fa. Ormai da molte stagioni si parla di “ultimo ballo” per i big texani, e forse questo lo sarà veramente, a patto che sia un ballo di nozze, suggellato dalla presenza di un anello alle dita. Chi poteva scrivere una gran pagina di sport, e che pertanto ha in parte deluso, sono i Los Angeles Clippers. Vincere contro tutte le avversità societarie, che avrebbero potuto distrarre chiunque, sarebbe stato un ottimo spot per la franchigia californiana, ma così non è stato. Rimane l’orgoglio per una stagione arricchita dallo storico sorpasso sui Lakers, un po’ poco per gente dall’ambizione sfrenata come Doc Rivers e Chris Paul.
TOP&FLOP PLAYERS – LeBron James ha deciso che voleva tornare in finale, questo è quanto. Dopo un primo turno sonnecchioso, il prescelto si è scatenato nella semifinale contro Brooklyn. James è stato decisivo in entrambi i lati del campo, chiudendo con medie astronomiche in attacco (30 punti a partita) e concedendo pochissimo in difesa. LeBron è definitivamente entrato in modalita ThreePeat, ne vedremo delle belle. Toccando delle note meno liete, spiace vedere spezzato così il sogno Playoff di Damian Lillard. Il talento di Portland, che aveva dominato la sfida con James Harden nel primo turno, si è sciolto come neve al sole al cospetto di monsieur Tony Parker. Il francobelga lo ha sovrastato, più che tecnicamente, a livello mentale, dimostrando una continuità e una concentrazione che ancora mancano al play in maglia Blazers. Il tempo è dalla sua parte, e quello che ha mostrato è comunque tanto per un debuttante, ma rimane il dispiacere per una grande sfida che poteva esserci e che invece non c’è stata.
UP&DOWN – Osservando lo stato di forma delle 4 contendenti, sembra tutto apparecchiato per assistere a una rivincita delle Finals 2013. I San Antonio Spurs hanno mangiato in un solo boccone le speranze da outsider di Portland, vincendo sia in casa che in trasferta con ampi margini, contro una squadra arrivata in semifinale sospinta da grande entusiasmo. Unico neo il blackout di gara 4, che ha consentito ai Blazers di allungare la serie. Contro Okc la concentrazione dovrà essere sempre massima, anche se raramente un uomo solo – KD, of course – è riuscito ad avere la meglio sull’organizzazione di gioco di Popovich. Molto nella sfida dipenderà dal rendimento di Westbrook e da come i Thunder sopperiranno all‘assenza di Ibaka. La forma fisica farà da padrona anche nell’altra finale. Se avessimo chiesto un pronostico 2 mesi fa, in molti avrebbero indicato Indiana come favorita nella serie con Miami. Quelli che ci hanno mostrato i Playoff invece sono dei Pacers troppo a corrente alternata per poter impensierire il mostro col numero 6 sulle spalle. Miami arriva a questa sfida da superfavorita, e se dovesse avere la meglio in fretta, probabilmente lo sarà anche delle Finals.
Simone Viscardi
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