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Il Milan pensa ad Ancelotti: possibile un suo clamoroso ritorno?

Già qualche giorno fa uscì fuori la favola di Conte come possibile allenatore del Milan (cosa che tra l’altro alcuni continuano ancora a dare per fattibile), ma sembra che quando si parli della panchina dei rossoneri si vada in un crescendo di nomi, che magari fra qualche settimana termineranno con Guardiola, Mourinho o Ancelotti. No, momento: Effettivamente il nome di Ancelotti è uscito già.
FANTASY ROSSONERO – La suggestione è di quelle grosse. Magari sparata a caso solo per riempire qualche pagina di giornale. Sembra però che, oltre a sondare il terreno per Conte (se mai decidesse di non proseguire la sua avventura in bianconero), Galliani abbia anche tentato di arrivare al tecnico del Real Madrid che, qualora non vincesse la Champions nella finale contro l’Atletico Madrid, avrebbe le valige pronte. Non è da escludere che Ancelotti in futuro potrebbe tornare sulla panchina del Milan, suo vecchio amore, con il quale ha vinto tutto, arrivando sul tetto del mondo, ma pensando razionalmente l’operazione sembra impossibile già in partenza, almeno per ora.
QUESTIONE DI “GRANO” – Evidentemente a livello mediatico la memoria è troppo corta: Gli ultimi allenatori del Milan sono stati Leonardo, Allegri e Seedorf. Tutti accomunati da una cosa: Ingaggio non particolarmente alto, date le ristrettezze economiche in casa rossonera. Sembra qualcosa di inarrivabile anche per Galliani, che di colpi low cost se ne intende, trovare i 7 milioni per il contratto di Carletto (che in Italia diventerebbero in totale 14). Certo, una società che riconosce ad Essien 3 milioni di euro, e a Seedorf circa 2,5 milioni a stagione, considerando che non ha mai allenato prima, non dovrebbe avere difficoltà ad investire tale somma su un allenatore che è tra i migliori al mondo.
AMORE COSTOSO – Il problema è che già con i 7 milioni di buonuscita di Montella (che tanto piace a Berlusconi), e il contratto da 4,5 milioni di Spalletti, il Milan sta trovando grandi difficoltà, immaginiamo con uno che avrebbe un esborso di quasi il doppio. Inoltre la squadra è completamente da rifondare, e non ci sono le garanzie per un mercato di alto livello. Difficile immaginare quindi che Ancelotti, da sempre vincente in Europa, si accontenti di giocare solo il campionato. Magari potrebbe subentrare il fattore sentimentale, ma quando i soldi mancano, anche l’amore potrebbe venire meno.
Luca Porfido

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