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Milan, per il dopo Seedorf torna in auge Donadoni

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Nell’ultimo periodo si sono succedute più volte voci su un possibile esonero di Seedorf. Il toto allenatori ha annoverato fin’ora nomi importanti, come Spalletti o addirittura Montella, graditi alla società rossonera. Tuttavia la constante è stato sempre Inzaghi, pupillo di Galliani e ben gradito da tutta la società, anche se la paura è che il tecnico della primavera possa bruciarsi se messo subito alla guida della prima squadra, motivo in più per fargli maturare più esperienza possibile.

IL MILAN AI MILANISTI – Il nome nuovo che invece primeggia sulle pagine dei giornali di oggi è quello di Donadoni.
Il tecnico del Parma rappresenta il candidato ideale per la panchina del Milan: Oltre alla buona stagione fatta fin’ora coi gialloblu, Donadoni ha avuto un passato importante in rossonero (il Milan ai milanisti), non disdegna l’idea del bel calcio (cara al Presidente Berlusconi), predilige moduli con prima e seconda punta (e qui è inutile sottolineare la stessa lunghezza d’onda sempre con Berlusconi), cosa che permetterebbe di limitare il mercato date le caratteristiche dei giocatori del Milan e, soprattutto, non ce ne voglia, ha un carattere più “docile” e tranquillo rispetto a Seedorf, che ultimamente ha fatto un po’ il “ribelle”, cosa che non è scesa giù alla dirigenza.

Inzaghi Milan Seedorf

Inzaghi rimane il candidato più probabile per la panchina del Milan

SCAMBIO PANCHINE – Addirittura si è parlato di una clamorosa indiscrezione, che vorrebbe uno scambio di allenatori, con Ghirardi che acconsentirebbe a liberarsi di Donadoni in cambio dell’olandese sulla panchina del Parma. Altri giornali riportavano invece che i rossoneri sarebbero stati più inclini a considerare la pista Donadoni per Inzaghi, che permetterebbe cosi a Superpippo di farsi le ossa in Serie A su una panchina non troppo importante ma con la quale potrebbe ottenere ottimi risultati. Chiaro che si tratta sempre di ipotesi e scenari che non hanno ancora nessuna conferma.
Lo stesso Seedorf ha sottolineato, forse per mettere a tacere alcune voci, che la sua permanenza sulla panchina rossonera non è in discussione: “Io ho già la conferma perché ho due anni di contratto. Io non ho letto niente e non comunico con la società attraverso la stampa”.

La sensazione è che il favorito sia sempre Inzaghi, che ha dimostrato negli ultimi due anni un’affinità molto importante con la dirigenza e soprattutto con Galliani, che forse avrebbe anticipato il suo arrivo sulla panchina già dopo l’esonero di Allegri se il Presidente Berlusconi non avesse spinto per Seedorf.

Luca Porfido

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