Football
Le stelle dell’Australia: i Socceroos sognano con Cahill e Schwarzer

“Se i giovani sapessero e i vecchi potessero…” Ebbene Tim Cahill e Mark Schwarzer, stelle dell’Australia ai prossimi mondiali, sono nella giusta via di mezzo per poter abbinare le due cose, trascinando la loro nazionale verso un insperato passaggio della fase a gironi. L’impresa è di quelle quasi impossibili, perché nel gruppo B i canguri si scontreranno con i campioni in carica della Spagna, con i fenomeni dell’Olanda e contro il talento di Sanchez, Vidal e compagni alla guida del Cile. I non più giovanissimi Cahill (35) e Schwarzer (42) però ci proveranno con tutte le loro forze, cercando di ripetere l’impresa del mondiale di Germania 2006, dove arrivarono fino agli ottavi per essere poi battuti solo dall’Italia, futura vincitrice del torneo.
TIM CAHILL, OTTO ANNI DI EVERTON E POI N.Y. RED BULLS – Il centrocampista australiano può vantare una carriera di tutto rispetto in Europa, nella quale ha collezionato ben 8 stagioni con l’Everton riuscendo a conquistare un celebre quarto posto nella prima annata, nella quale risultò miglior marcatore e miglior assist man della squadra, con il conseguente titolo di miglior giocatore australiano dell’anno. Il punto più alto della sua carriera è stata sicuramente la prestigiosa nomina tra i primi 50 giocatori candidati al pallone d’oro nell’ottobre del 2006. Nel 2012 poi la decisione di cambiare la sua vita: a 32 il talentuoso centrocampista decide di accettare le avances dei New York Red Bulls e si trasferisce nella MLS, dove milita tuttora. In Nazionale l’esordio è nel 2004, la definitiva consacrazione ai mondiali del 2006, nei quali risultò uno dei centrocampisti più talentuosi dell’intero torneo. Con la maglia dell’Australia 66 presenze e 29 gol, un oro nella coppa d’Oceania nel 2004 e un argento nella coppa d’Asia nel 2011.
MARK SCHWARZER, UNA VITA IN INGHILTERRA E IL PREMIO CARRIERA BLUES – Il portierone classe 1972 è il giocatore più “anziano” ad aver debuttato nella Uefa Champions League, mica male no? Il momento di gloria ad onorare una carriera fatta di lavoro e piccole soddisfazioni inizia con la chiamata del Chelsea, che nel giugno del 2013 lo ingaggia da svincolato per fargli fare da vice a Petr Cech. L’improvviso infortunio del senatore blues butta l’australiano nella mischia nel momento più delicato: la semifinale d’andata di Champions contro l’Atletico Madrid. Schwarzer riesce a mantenere la rete inviolata e si dimostra ancora un buon portiere, nonostante poi al ritorno incassi 3 gol, sulle quali si può tuttavia dire incolpevole. 7 reti subite in 10 partite disputate con il Chelsea sono le sue statistiche, ma un pezzo del suo cuore resta sicuramente al Craven Cottage, tana del Fulham, la cui porta è stata difesa dal gigante australiano per 5 anni. Per lui grandi soddisfazioni in carriera come le due finali di Europa League, una disputata con il Middelsbrough e una con il Fulham, entrambe perse contro Siviglia e Atletico Madrid. Per lui la bellezza di 506 presenze in Premier League e 23 in Nazionale.
Jacopo Gino
