Calcio Estero
Volata Premier League: nel Blue dipinto di (Sky) Blue

Sette anni? Dieci? Venti? O magari solo pochi mesi…Chissà. Nessuno sa quanto dovremo aspettare per rivedere un’edizione della Premier League così imprevedibile, combattuta e appassionante (sia in vetta che in coda), ma su una cosa non ci piove, neppure qui sull’Isola del bad weather, ed è sull’identità del vero vincitore di questo memorabile torneo: il Football, quello sport che si scrive con la F maiuscola quando viene giocato a viso aperto nel nome del “Que sera, sera (whatever will be, will be)” e che consiste nel dare calci – spesso sublimi, nel nostro caso – a una palla che è rotonda per definizione. Ecco perché a due giornate dalla fine è ancora tutto da decidere; ed ecco perché Gerrardo Cuor di Leone, persino lui, è scivolato a pochi passi dal trono.

Demba Ba, attaccante del Chelsea e della nazionale senegalese
MAMMA, HO VISTO IL DEMBA-BAU – Tutto era pronto, l’altro ieri pomeriggio ad Anfield Road, per la passerella trionfale dei Reds di Gerrardo. Il nemico londinese sembrava allo sbaraglio, le “riserve” schierate dal subdolo Mou facevano pensare a un suo ritiro dal conflitto sul suolo nazionale (è chiaro che lo Special, dopo la Waterloo casalinga contro il Sunderland, punta tutto sulla Champions, dicevano in molti…) e lo smagliante stato di forma dei padroni di casa del Liverpool era l’altra premessa di un risultato dato ormai per scontato, questione di matematica più che di calcio: 1+1 = 2. E così è stato infatti: 2 a 0 per il Chelsea, Demba Ba-Willian e ciao ciao sogni di gloria. O quasi. Ora dipende tutto – si fa per dire, vista la regola della Premier, che dice 1+1 = qualsiasi risultato è possibile – dal Manchester City di Manuel Pellegrini: se vince tre gare (ha infatti una gara da recuperare contro l’Aston Villa) su tre è campione d’Inghilterra. Anzi, no, comunque vada a finire il vero campione, diciamolo, è il Mago dei Maghi, the wonderful Mou-dini. E invece no, neppure lui. Comunque vada ha vinto il calcio.
LA SITUAZIONE IN VETTA
Pos. | Squadra | Punti | G | V | N | P | GF | GS | Diff. reti |
1 | Liverpool | 80 | 36 | 25 | 5 | 6 | 96 | 46 | +50 |
2 | Chelsea | 78 | 36 | 24 | 6 | 6 | 69 | 26 | +43 |
3 | Manchester City | 77 | 35 | 23 | 5 | 6 | 93 | 35 | +58 |
PROSSIMI TURNI – (N.B.: in maiuscolo le partite in casa). Liverpool (80): Crystal Palace – NEWCASTLE. Chelsea (78): NORWICH – Cardiff. Manchester City (77): Everton – WEST HAM + 1 gara da recuperare in casa contro l’Aston Villa.
Fermo restando che tutto è possibile, e che anche la squadra meno favorita (il Chelsea, perché due vittorie su due potrebbero non essere sufficienti neppure per conservare la seconda posizione in classifica) può vincere questo fanta-campionato, vediamo qual è l’ipotesi meno improbabile: il Liverpool batte Palace e Newcastle e sale a 86 punti; il Chelsea fa un sol boccone di Norwich e Cardiff e si piazza a quota 84; il City supera seppure a fatica lo scoglio-Everton, asfalta Hammers e Villans e vola a pari punti coi Reds. Tutte vittorie, quindi, e in tal caso il club degli sceicchi salirebbe sul trono d’Inghilterra in virtù di una differenza reti (+8 sul Liverpool) a prova di bomba. Finirà così? Il City concederà il bis di due anni fa, quando beffò lo United sulla linea del traguardo proprio grazie a “qualche golletto” in più? La verità è che neppure gli dei del pallone lo sanno, e ogni pronostico è lecito. Certo, il club di Pellegrini è l’unico che (se vince) può infischiarsene dei risultati altrui, e questo è un vantaggio enorme. Però…
NON C’E’ TRE SENZA QUATTRO? – Fateci caso: per alcuni mesi, dall’inizio del torneo, è stato l’Arsenal il candidato numero 1 per la vittoria finale. Gioco spumeggiante, interpreti di prim’ordine e una fame arretrata di tituli grande così. Alla lunga, però, la “lepre” si è stancata, e fra il pretendenti al trono dei Devils, ormai ridotti a tre (City, Chelsea e Liverpool), i Blues hanno dato a molti la sensazione di avere qualcosa in più rispetto agli altri, non solo in termini di asso Special nella manica, ma anche di solidità complessiva della squadra e di consuetudine con i trionfi. Poi, però, sono arrivati il Crystal Palace, il Sunderland e Mister Dean, e a quel punto per il Liverpool sembrava fatta: bastava un pareggio in casa col Chelsea, e il titolo era lì, letteralmente a due passi. Come è andata a finire lo sappiamo, e ora è il City ad avere il vento in poppa e le migliori chance di vittoria. Ce n’è quanto basta, insomma, visti i tre illustri precedenti, per fare gli scongiuri, e i tifosi di Aguero e compagni lo sanno. La buccia di banana è sempre dietro l’angolo, infatti, e se questa ha le sembianze dell’Everton incarognito per la sconfitta sul campo del Southampton (e una rincorsa alla zona Champions ormai quasi sfumata sul più bello) il rischio di scivolare malamente è quanto mai concreto.
MAGIC IN THE AIR – Ma se il destino del City passa da Goodison Park, quello del Liverpool altrettanto, e grazie a un calendario a dir poco “stregato” potrebbero quindi essere proprio i cugini a consegnare il titolo ai Reds (in caso di vittoria o di pareggio contro il City) o a rendere ancora più amara e beffarda la loro probabile disfatta sul filo di lana. Roba da romanzo di fantacalcio, diciamolo, da best seller del thriller sportivo. Roba, in fondo, da Premier League.
Enrico Steidler
