Arte&Cultura
Arte e colore: la vivace Burano

LUOGHI “ARTISTICI” – Siamo abituati a pensare molto spesso all’arte come a qualcosa di fisso, immutabile ed eterno. Si fanno strada tra i nostri pensieri celebri tele d’autore, sculture e monumenti vari. Capita spesso di rimanere inermi a contemplare ammalianti oggetti e dipinti abilmente collocati all’interno di strutture apposite, come le gallerie e i musei, concepite come contenitori d’arte veri e propri. In realtà a volte la realtà supera la fantasia e va oltre la talentuosa pennellata di un pittore. Esistono luoghi che rappresentano già di per se stessi opere d’arte e sono luoghi “vivi”, dinamici, in continuo divenire.
L’ISOLA DI BURANO – Il colore in tutte le sue forme, sfumato, vivace, pastello, è da sempre una caratteristica fondamentale dell’arte pittorica. Esiste un luogo in Italia che sembra essere il prodotto dell’apice creativo di un artista, per via dei suoi colori, questo luogo è Burano, un’isola della laguna di Venezia settentrionale. Si tratta di una località conosciuta per i famosi “merletti”, per i dolci chiamati Bussolai, ma soprattutto per le abitazioni, case dai colori sgargianti e vivaci. I motivi che si celano dietro all’uso dei colori delle abitazioni non sono chiari. La tradizione vuole che i colori siano utilizzati per indicare una determinata famiglia. Ricordiamo a tal proposito che nell’isola sono diffusi pochi cognomi, infatti esiste un fenomeno linguistico e popolare singolare, ovvero si usano i “detti” ovvero dei soprannomi per distinguere le varie casate. In Sicilia, per esempio, esiste un fenomeno simile, quello delle “inciurie”. Le atmosfere colorate dell’isola con la mente ci riportano ai luoghi descritti da Hemingway nei suoi racconti.
I LUOGHI D’INTERESSE – L’isola è piccola, oltre alle suggestive case colorate che sono un tutt’uno con l’ambiente, è possibile visitare la Piazza Baldassare Galuppi, poi l’unica Chiesa presente sull’isola, quella di San Martino famosa per il suo campanile, e la casa coloratissima del pittore Giuseppe Toselli, meglio noto come Bepi Suà per la sua abitudine a stare fuori al sole nelle ore più calde sino al punto di sudare. L’invito è quello di visitare questi luoghi anche per provare l’ebbrezza di sentirci anche noi, data la bellezza paesaggistica, protagonisti di una scena pittorica.
Erika Aleksandra Provenzano
