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Mazzarri: lo chiamavano Obiettività

C’era una volta un eroe innamorato di calcio. Veniva dal sole torrido del Sud. Nei deserti di Napoli aveva riempito il San Paolo, portando gli azzurri nell’ oasi della Champions League e alla conquista della Coppa Italia. Prima ancora, tanta gavetta nei pueblos di Reggio Calabria e Genova (Reggina e Samp). Nell’ estate muy caliente del 2013, le fredde strade della boom-city di Milano lo accolsero, fra grandi speranze e grandi premesse. Obiettivo? Far resuscitare l’Inter. Armato di Colt e Winchester, all’ inizio centrò tutti i bersagli. Poi, iniziò a sparacchiare a destra e a manca. Il repentino sbalzo (chilometrico e non solo) tra Nord e Sud, comunque, poco è servito a far cambiare il texano livornese. Il soprannome di tale Walter Mazzarri è sempre lo stesso: mister Obiettività.
Nel Far West che è il mondo del calcio, l’obiettività è una qualità rara. Nella fattispecie, tuttavia, si rischia di andare oltre i limiti della decenza. Oramai, anche i tifosi partenopei sono giunti al punto di criticare Mazzarri per il suo modus comunicandi, quegli stessi tifosi che lo difendevano a spada tratta. Letale, da questo punto di vista, è stata l’ultima intuizione geniale del mister toscano, sfoggiata ieri nel post partita di Inter-Napoli: “Il Napoli ha giocato in contropiede, in realtà ha giocato tutta la stagione in contropiede“.
DITO PUNTATO Proprio così. Il dizionario delle scuse Mazzarriane continua ad aggiornarsi, gara dopo gara. Sono certo famosi i vari “Siamo sfortunati“, “Abbiamo 173 infortuni“, “Abbiamo creato 212 palle gol”, “Partita decisa da episodi“. O come dimenticare gli innumerevoli “Io non parlo di arbitri“, susseguiti da immediate smentite. Ieri, poi, la splendida palla all’incrocio, quel binomio Napoli-contropiede che, in tutta onestà, nemmeno i più accaniti anti-napoletani sarebbero riusciti a pensare. Il buon Walter, poi, non è riuscito a fermarsi, come in preda ad uno spasmo di intelligente retorica: “Abbiamo fatto una grande gara, è mancato solo il gol“.
Inutile dire che il mondo del web si è letteralmente scatenato. Addirittura, balza all’ occhio la nuova pagina Facebook “Come essere Mazzarri in 10 mosse“. Premesso che il regalo più bello potrebbe farcelo nientemeno che Rafa Benitez, magari con un bel “L’ X dell’Inter non lo quotano più“, vi regaliamo la top five delle sue dichiarazioni:
5) Non voglio parlare di arbitri, ma quello era rigore….
4) Sono il tecnico più esperto d’Italia (l’ha detto sul serio, il 15 Aprile 2012)
3) Le gare sono fatte di episodi, stasera ci sono stati sfavorevoli (dopo Inter-Atalanta 1-2)
2) Guarin? Posso dirvi che al momento lo allena uno che non è mai stato esonerato
1) Il Napoli ha giocato tutta la stagione in contropiede (riferito al Napoli di Benitez)
Antonio Fioretto (@FiorettAntonio)
