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Carlos Tevez e la freddezza di un campione

Manchester e Lisbona sono due città lontane, lontanissime, distanti svariati chilometri e 1843 giorni. Il confine temporale che le unisce è di oltre cinque anni, periodo in cui Carlos Tevez non è riuscito a mettere a segno neanche un gol in Europa. Un’astinenza così lunga sarebbe stata quasi impossibile da sopportare per chiunque, ma non per l’Apache, che, trovatosi ieri al cospetto del portiere del Benfica Arthur, ha scacciato via in un attimo tutti i fantasmi con classe e freddezza.
BENEDETTE PORTOGHESI – Dal Porto al Benfica, Tevez ringrazia le portoghesi e dimostra di essere sempre lo stesso. I capelli non sono più lunghi, dalla Champions League si è passati in Europa League, l’argentino ha svestito la maglia del Manchester United e, sognando Sivori, ha indossato quella della Juventus, ma tutto il resto non è cambiato, ed anzi, sembra essere ancora più bello. La distanza che separa un ottimo giocatore da un campione è sottile ed emerge in un attimo, quasi sempre nel momento cruciale dell’incontro. Tevez ha dimostrato ieri di saper cogliere quella frazione di secondo e farla sua con una pennellata da artista.
BENEDETTA FORTUNA – Una componente fondamentale ha segnato la rottura del maledetto tabù al 73′ della sfida del Da Luz: la buona sorte. La fortuna è qualità dei più forti e degli audaci, e Tevez l’ha avuta dalla sua nel momento in cui ha vinto un rimpallo che avrebbe potuto dare a quel pallone qualunque direzione ed invece gli ha consegnato la sfera sui piedi. Fortunato in quel momento, delizioso un momento prima, quando, grazie ad un dribbling, è riuscito a mettere a sedere due avversari e spietato un attimo dopo, quando ha guardato negli occhi Arthur, messo nel mirino la porta e piazzato il pallone tra le gambe del portiere. La Juventus era sotto di un gol, la sfera scottava come poche, ma Tevez non si è scomposto ed ha raggiunto l’obiettivo tanto agognato.
I CAMPIONI NON SI FERMANO MAI – Anche la successiva esultanza è stata questione di un attimo. Tevez ha ritrovato il feeling con l’Europa, ma non intende fermarsi qui: per raggiungere la finale di Torino, saranno indispensabili i suoi colpi, e lui lo sa bene.
Antonio Casu
@antoniocasu_
